Elezioni amministrative in provincia di Agrigento Doppio ballottaggio Pd-M5s, polemiche a Canicattì

Una sindaca eletta, a Montevago, e tre ballottaggi che vedono sempre coinvolto il candidato del Pd. A Favara e Porto Empedocle contro quello del Movimento 5 stelle, a Canicattì contro l’esponente di centrodestra, seppur sostenuto da liste civiche. È il quadro che si è delineato in provincia di Agrigento, dove soffia forte il vento del partito di Beppe Grillo. 

FAVARA
A Favara tra due settimane si confronteranno Anna Alba, del M5s, che ha ottenuto circa il 23 per cento, e Gabriella Bruccoleri, seconda con circa il 20. «Sono molto soddisfatta – commenta quest’ultima – adesso leggeremo bene i risultati dal punto di vista politico. Sono soprattutto contenta per l’affermazione di due donne, finalmente è maturata la sensibilità per affidare responsabilità a noi donne». La sfida col M5s non la spaventa. «Non possiamo consegnare a loro la profezia del cambiamento», sottolinea. 

PORTO EMPEDOCLE
Pure a Porto Empedocle sarà scontro M5s-Pd. Anche nella città di Camilleri il primo turno ha visto in testa la candidata pentastellata, Ida Carmina, con il 37 per cento di preferenze, più del doppio di quelle date alla lista del Movimento, che si è fermata al 14 per cento. «Non ci aspettavamo queste percentuali – ha commentato a caldo a MeridioNews -, speravamo di fare bene, ma non certo di arrivare al ballottaggio da primi. Come ce lo spieghiamo? I cittadini hanno voglia di cambiare tutto, è una rivoluzione culturale». In vista del confronto finale, la pentastellata ha le idee chiare. «Noi – sottolinea – non faremo alleanze con nessuno, secondo la logica del Movimento, poi se qualcuno ci vuole votare ben venga». A contendergli la poltrona di sindaco sarà Orazio Guarraci, sostenuto da Pd, Sicilia futura e la lista civica Vertenza Porto Empedocle. «Soggetti politici che hanno avuto incarichi in città hanno trasferito preferenze sulla candidata dei Cinque stelle», analizza Guarraci che passa subito all’attacco: «Più volte ho invitato Carmina al confronto pubblico, ma ha sempre rifiutato, ora rinnovo l’invito». Il candidato del Pd pensa agli apparentamenti affinché la coalizione raggiunga il 50 per cento, e così togliere, a prescindere dall’esito del ballottaggio, la possibilità del premio di maggioranza al M5s. «Sto meditando, sicuramente non guardo alle liste di Martello, perché hanno già annunciato di votare per il M5s al fine di distruggere il sistema e tornare presto al voto. Più semplice un apparentamento con Città Nuova con cui ci sono molte compatibilità programmatiche».

CANICATTI’
Completamente diverso invece lo scenario a Canicattì, dove si è registrato un forte voto disgiunto a favore del candidato del Pd, Ettore Di Ventura, avvocato ed ex consigliere provinciale sempre col Pd, primo con il 24,7 per cento dei voti. «È un risultato straordinario per numero di consensi e per l’alta presenza di candidati – spiega – è stata premiata la volontà dei cittadini di cambiare, per il Pd è uno dei migliori risultati in tutta Italia». Il segreto? «Una candidatura non calata dall’alto, ad aprile abbiamo fatto le primarie, molti dicevano che il voto era inquinato, invece ci siamo fatti conoscere per tempo e questo ci ha molto agevolato». Di Ventura dice di «dover valutare nei prossimi giorni eventuali alleanze». Chi è già sicuro di non volerlo sostenere è Gaetano Rizzo, vicepresidente del consiglio comunale uscente, giunto quarto al primo turno di queste elezioni, con l’8 per cento, pari a circa 1.500 voti in meno rispetto alle liste che lo sostenevano, tra cui spicca Sicilia Futura con il 12 per cento. «Sono disgustato, amareggiato e deluso – commenta Rizzo a MeridioNews – è successo qualcosa di molto strano, i voti di Sicilia futura sono andati al candidato del Pd, probabilmente in vista di un accordo per le prossime elezioni regionali. Questo non è il mio modo di fare politica, non sosterrò certamente Di Ventura al ballottaggio, ma ritengo anche che questo per me segna la fine della politica attiva». Ad avvantaggiarsi di questa spaccatura potrebbe essere proprio Ivan Paci, sostenuto da due liste civiche di centrodestra, entrambe oltre la soglia di sbarramento. «Il nostro progetto è stato recepito – afferma – per gli apparentamenti valuteremo, sicuramente non ne farò per regalare consiglieri a qualcuno, ma sulla base delle idee su acqua, rifiuti e legalità».

MONTEVAGO
Chi già festeggia è invece Margherita Ruvolo La Rocca, eletta sindaca di Montevago. L’attuale deputata dell’Udc all’Assemblea regionale siciliana ha superato per poco il rivale Calogero Impastato. Una differenza di circa 80 voti su un totale di duemila elettori. «Dopo il tartassamento subito nelle ultime settimane – ha commentato La Rocca durante i festeggiamenti nella notte – pensavo di non farcela, invece ringrazio tutti i Montevaghesi». 

Salvo Catalano

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