Eletti e contenti

Concluse le elezioni e assegnati i seggi è tempo di bilanci per le associazioni studentesche cha hanno concorso per la conquista dei 150 posti di “Grande elettore”.

La grande affluenza – il 33% degli aventi diritto, la percentuale più alta degli ultimi anni – ha permesso, come da regolamento, di assegnare tutti i seggi.

La lista che ha vinto questa tornata elettorale studentesca è stata la numero 13, Alleanza universitaria – Azione giovani, che con ben 2596 preferenze (e un vantaggio di circa 500 in più rispetto alla seconda lista) conquista 17 seggi. A AU vanno anche i 15 seggi “residui” (cioè quelli rimanenti dopo la spartizione tra tutte le liste). In totale 32 Grandi elettori su 150 provengono da questa lista. “Siamo più che contenti di questo risultato, è meglio di quanto ci aspettassimo. – dice Massimiliano Giammusso, presidente di Au e capolista. È anche il candidati che ha preso più preferenze personali  –  Abbiamo ottenuto un’ ottimo riscontro anche in facoltà tradizionalmente difficili per noi, come Lingue, dove ci siamo piazzati secondi grazie al lavoro dei nostri rappresentati.” Sul candidato Rettore che appoggeranno afferma: “Con molta probabilità sarà Recca: dobbiamo incontrarlo e discutere con lui. Ma al momento è quello che meglio rappresenta la necessaria rottura con il rettorato Latteri. Noi chiediamo discontinuità”.

Nessun’altra  lista ha superato quota duemila voti: ci è andata vicino “Giovani per l’autonimia – Libertas” (1966 voti, 13 seggi) mentre tutte le altre sono rimaste sotto i 1000-1500 voti. Maglia nera a “Collettivo universitario per Rita presidente” i cui soli otto candidati hanno racimolato appena 65 voti, troppo poco per conquistare un seggio.

Sebastiano Scevera è stato il candidato più votato dopo Giammusso. La sua lista, Ares, si è affermata come quarta forza: “Un grande risultato. Aldilà del mio risultato personale, Ares ha dimostrato di essere presente e radicata in tutte le facoltà”. La lista è arrivata prima a Economia, seconda a Scienze Politiche e Agraria. “Valuteremo il programma di tutti i candidati ma quello di Recca coincide in grossa parte col nostro. Ci batteremo per avere più aule studio, per risolvere i problemi delle strisce blu, degli alloggi universitari: insomma c’è da sedersi attorno ad un tavolo e discutere” conclude Scuvera.

Sebastiano Gruppillo (Trinacria) è il terzo candidato più votato. “Ho preso solo 7 voti in più di Antonello Costanzo, segno che Trinacria è un gruppo compatto. Ringrazio AU per il cammino che abbiamo intrapreso insieme. Abbiamo verificato di essere molto forti ad economia ma anche in altre facoltà”. E sul candidato Rettore che voterà afferma: “Recca ha già intrapreso un dialogo con noi. Ora si avvierà certamente un dibattito sul programma anche se su molti punti siamo già d’accordo. La candidatura di Recca non è una candidatura politicamente schierata”.

Da destra a sinistra, per commentare i risultati delle liste di sinistra, che a questa tornata elettorale si sono presentate divise: “Non ci sono stati scontri interni: solo che non tutti erano pronti a decidere adesso che candidato appoggiare. – afferma Massimo Caponetto, che con 162 voti è il più votato della lista UDU, l’unica che ha già dichiarato di appoggiare il candidato Pioletti – Sono molto soddisfatto per il risultato di lista: bisogna tenere conto che l’UDU è un sindacato studentesco appena nato, il progetto che è appena stato messo in piedi. Poi se uniamo i voti delle liste che fanno riferimento alla sinistra giovanile – conclude – arriviamo più o meno a quota 3000, uno scarto recuperabile nei confronti di AU”.

Antonio Currau, della lista Iride, conferma quanto già affermato da Caponetto: “Non ci siamo separati per problemi interni. Abbiamo voluto creare una lista con un forte senso di appartenenza a una precisa realtà, quella di Scienze della formazione. Tutti i candidati di Iride provengono da qui e il nostro lavoro farà particolare attenzione alla facoltà. Anche per questo appoggeremo Recca: il suo programma soddisfa le nostre richieste e soprattutto è un candidato apartitico. Con la sinistra giovanile nessuna scissione: non dimentichiamo certo chi siamo”.

Silvia Lo Re

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