E’ di nuovo estate. E come di consueto, si rinnova l’appuntamento per tutti gli aficionados notturni della movida catanese nel cortile dell’Ex Monastero dei Benedettini per la seconda edizione della Festa d’Estate, organizzata dalla facoltà di Lettere e Filosofia. Organizzato in due serate, l’evento si snoda in proiezioni di film e concerti dal vivo, per ricordare che al Monastero si può anche venire senza libri sottobraccio.
La prima serata si è aperta con le proiezioni di “The Wall” e “Across the Universe” per proseguire all’interno dell’auditorium con la premiazione del concorso ‘Raccontare il monastero’. Giunto anch’esso alla seconda edizione, esso si propone di “motivare gli studenti all’appartenenza alla facoltà e al monastero” – come ha sottolineato il preside Iachello – mediante la scrittura di elaborati che abbiano come tema dominante proprio “l’attaccamento al Monastero, sede che tutto il mondo ci invidia e che qualcuno ci vuole contendere”. Ospite d’eccezione e membro della giuria, la poetessa siciliana Maria Attanasio. A vincere la vacanza studio ed i €2500 del primo premio, il poemetto di Sergio Costa “Il Monastero”, prescelto con una lusinghiera motivazione dalla commissione giudicatrice. Secondo posto per Emiliano Sebastian Zappalà con “Notte insonne” e “medaglia di bronzo” per Roberto Zito con “Chiaroscuro”. Al di là della bravura dei vincitori, il prof. Di Grado ha voluto sottolineare come la qualità media di tutti i lavori pervenuti fosse ottima.
Mentre all’interno dell’auditorium si continuava a discutere della forza della scrittura, all’esterno il grande palco situato di fronte l’ingresso laterale si vestiva a festa per ospitare il momento più atteso dai presenti. Al di là dell’oramai immancabile panino con carne di cavallo e birra a poco prezzo, infatti, è stato senza dubbio l’Unirock Contest, concorso per band emergenti organizzato assieme ai magazine universitari Soqquadro, Marforio, Astratti Furori ed alle associazioni studentesche Why Not, Nike e UniPro, a catalizzare l’attenzione della serata. Sul palco si sono alternate quattro band, ognuna con il suo genere musicale ben definito, per accontentare la platea degli irriducibili fan: si è iniziato con il nu-metal degli “Urlo Primordiale” e dei “Lost Ape of Killa”, per proseguire con i “Dossi Artificiali”, che hanno presentato un pop dalle venature rock e per finire lo ska dei “Baciamo le Mani”.
La seconda giornata è proseguita sulla falsa riga della precedente. Durante il pomeriggio sono andati in onda i film “Woodstock”, “The committments” e “The Doors”, ritratto dei grandi miti musicali del passato. Nel pomeriggio, in auditorium, Paolo Buonvino è stato protagonista di un incontro con gli studenti su musica e cinema. Presentato dalla prof.ssa Maria Rosa De Luca, docente di “Culture e linguaggi musicali” a Lettere, Buonvino, ospite della Facoltà per la seconda volta, si è mostrato disponibilissimo al confronto sul suo mestiere di compositore e sulle peculiarità della propria “comunicazione musicale”. E’ raro che un artista riesca a comunicare con tanta chiarezza il “codice” della sua opera.
La sera ha invece visto protagonisti i restanti quattro gruppi finalisti del contest, che magari, proprio da qualcuno di quei grandi del passato, hanno tratto ispirazione per i loro primi passi nella scena musicale siciliana e non solo. Sul palco si sono susseguiti gli “Introversia”, band rock catanese, gli “Amici di Pina” dall’animo reggae, gli “Hot for Blues” e, a conclusione della rassegna, gli “Ottavo Cerchio”. A trionfare è la band ragusana dei “Baciamo le Mani,” che hanno successivamente riproposto due dei loro pezzi, per scaldare la scena alla band più attesa, i Tinturia. Secondi classificati i “Dossi Artificiali”, terzi gli “Amici di Pina”. Dopo una brevissima pausa, è Oriana, speaker di Radio Zammù, che ha interamente trasmesso dal vivo l’intero contest, a portare la classica busta con il gruppo vincitore.
La serata e l’intera festa, si sono concluse con l’esibizione della band capitanata da Lello Analfino, che dopo essersi concesso ai microfoni di Radio Zammù, è salito sul palco con la consueta energia presentando diversi brani tra cui i maggiori successi del gruppo, qualche inedito tratto dall’ultimo lavoro “Di mare e d’amuri” e alcune cover, scatenando il pubblico presente in numero maggiore rispetto alla serata precedente. Insomma, la festa d’estate si è inserita senza sfigurare nell’ormai lunga tradizione delle feste benedettine che, attraverso il “Festival delle Radio Universitarie”, ha iscritto quest’anno nel suo “albo d’oro” anche un appuntamento di rilievo non soltanto locale.
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