Andrea Bonafede, classe 1963, nato a Campobello di Mazara, provincia di Trapani. Professione? Geometra. Sono i dati contenuti nel documento d’identità che aveva in tasca il boss stragista Matteo Messina Denaro. Lo stesso che veniva utilizzato per prenotare e ricevere cure all’interno della clinica privata La Maddalena di Palermo, nel quartiere San Lorenzo, dove è stato catturato. Nel documento del prestanome sarebbe stata sostituita soltanto la fotografia con una in cui è ritratto, senza occhiali, il boss di Castelvetrano, arrestato dopo una latitanza durata 30 anni. Messina Denaro oggi si sarebbe dovuto sottoporre a un ricovero in day hospital per un ciclo di chemioterapia legata a un tumore al colon. Male con cui combatterebbe da diversi anni. Tanto da essere sottoposto a due interventi chirurgici, uno all’ospedale di Marsala e l’altro a Palermo. Ed è stata proprio la malattia, insieme a una serie di riscontri sul nome, a dare l’indicazione giusta agli investigatori. Gli stessi hanno chiarito anche il luogo in cui è avvenuto l’arresto: non al bar o nei pressi dell’accettazione mai in una stradina laterale da cui è possibile accedere alla struttura. I militari hanno sequestrato le cartelle cliniche e, almeno per il momento hanno escluso, qualsiasi copertura all’ex latitante dall’interno della clinica.
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