Nella gara interna contro il Carpi, alla terza giornata del girone di andata, gol di testa in tuffo per il definitivo 2-2. Nel match disputato domenica contro il Sassuolo a Reggio Emilia, gol di testa in tuffo per il definitivo 2-2. L’artefice di questo «copia e incolla» è Uros Djurdjevic, autore della rete che due giorni fa ha consentito ai rosanero di conquistare al Mapei Stadium un punto prezioso in chiave salvezza. Dal Carpi al Sassuolo: le squadre emiliane portano fortuna al ventunenne attaccante serbo, un giocatore in cerca di rilancio dopo i due mesi e mezzo di stop forzato a causa della frattura del malleolo rimediata il 19 settembre a San Siro contro il Milan: «Il gol di domenica mi ha dato fiducia ma è stata una rete fondamentale soprattutto per la squadra – ha sottolineato il numero 99 rosanero – a titolo personale è un gol che sa di liberazione perché è il primo dopo l’infortunio, il mio primo infortunio serio della carriera. Credo di essere tornato più forte sia fisicamente che sul piano del morale. Ho lavorato tanto ed è stato importante superare questo step».
Il gol contro gli emiliani, il secondo in questo campionato nel quale ha collezionato finora 9 presenze di cui solo 4 da titolare, supporta la candidatura di Djurdjevic nell’ambito del testa a testa con Gilardino per una maglia da titolare nel tridente offensivo. Un «duello» destinato a durare fino al termine della stagione: «Sono felice di avere al mio fianco un giocatore come Gilardino, che considero ancora oggi uno degli attaccanti migliori al mondo. Tra di noi c’è concorrenza ma da Alberto posso imparare tanto ed averlo accanto è solo un bene per me. Se possiamo coesistere? Io posso agire pure da attaccante esterno anche se mi vedo come punta centrale». Dopo la marcatura contro i neroverdi, l’attaccante dell’Under 21 serba scalpita in vista del match contro il Torino in programma domenica al Barbera: «Tutte le gare del campionato sono difficili e quella con il Torino non fa eccezione. Sono convinto che, dando il massimo, potremo conquistare i tre punti. Confronto a distanza con Belotti? Non so se giocherò dall’inizio. Andrea è un grande attaccante e so che ha fatto diversi gol nelle ultime partite. Sarà una sfida leale e vedremo in campo chi la spunterà. A causa dell’infortunio io ancora non ho espresso tutto il mio potenziale e voglio dare il massimo».
E con un modulo come il 4-3-3 la strada può essere in discesa: «E’ il sistema di gioco che esalta di più le mia capacità. Tedesco e Barros Schelotto stanno facendo un ottimo lavoro e siamo sulla buona strada. Obiettivi in termini di gol? Vorrei segnare più reti rispetto a quelle che ho realizzato finora in questo campionato». Ambizioni legittime da parte di un attaccante supportato da statistiche incoraggianti («Fa piacere sapere che nella speciale classifica relativa al rapporto gol-palloni toccati ha fatto meglio di me solo Higuain») e dalla fiducia di Zamparini: «Il presidente mi ha sempre elogiato, gli prometto che farò il possibile per continuare a mostrare il meglio di me».
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