I lavoratori sono «creditori privilegiati» e le spettanze saranno loro pagate per intero. È questa la rassicurazione arrivata dalla Commissione straordinaria di liquidazione del Comune di Catania, che questa mattina ha incontrato i rappresentanti sindacali per spiegare loro «le linee guida che verranno seguite per il corretto e ordinato» censimento della massa passiva. Vale a dire i debiti maturati da Palazzo degli elefanti fino al 31 dicembre 2018 e il cui smaltimento sarà demandato ai professionisti nominati dal presidente della Repubblica.
La terna è composta da Antonio Meola, segretario generale nella città metropolitana di Napoli, da Teresa Pace, dirigente finanziario della prefettura di Catania, e da Giuseppe Sapienza, commercialista. A loro spetterà il compito di raccogliere tutta la documentazione che gli uffici del municipio stanno preparando: direzione per direzione, servirà stabilire l’ammontare complessivo dei debiti per realizzare la quantificazione finale. La metodologia è stata stabilita, adesso toccherà ai dirigenti e al loro personale. Nel frattempo, il Comune deve predisporre gli atti per il bilancio stabilmente riequilibrato. Cioè la strada che la città dovrà seguire per uscire dal pantano del default.
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