Tra novanta giorni i giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani dovranno pronunciarsi sul caso del senatore Antonio D’Alì. Ascoltate le parti, ovvero il pm Pierangelo Padova, per la Dda di Palermo, e l’avvocata Arianna Rallo, difensore dell’ex parlamentare, la corte ha dichiarato concluso il procedimento.
La decisione arriverà tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo 2019. Per il senatore, oltre un anno fa la procura antimafia di Palermo aveva chiesto l’obbligo di dimora per cinque anni a Trapani, ritenendolo socialmente pericoloso.
Una vicenda senza fine quella di D’Alì che nel settembre del 2016, con pronunciamento della corte d’Appello di Palermo, era stato assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per le contestazioni successive al 1994 mentre sono stati prescritti i reati contestati all’ex parlamentare forzista nel periodo antecedente quella data.
Nel gennaio 2018 però il colpo di scena: la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza emersa dalla Corte d’Appello. Lo scorso mese di ottobre, il processo d’appello bis, con il rito abbreviato, è ripreso dinnanzi ai giudici della terza corte d’appello di Palermo.
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