PRESIDI DAVANTI PALAZZO D’ORLEANS, SEDE DELLA PRESIDENZA DELLA REGIONE, E DALLE PARTI DELLA SEDE DEL DIPARTIMENTO LAVORO. INIZIANO COBAS E CISL. IN ATTESA CHE SI ‘SVEGLINO’ ANCHE CGIL, UIL, SNALS E ALTRE ASSOCIAZIONI
“Finiu ‘u babbiu”, dicono in coro i dipendenti della Formazione professionale e degli ex Sportelli Multifunzionali. Da domani, lunedì 8 settembre, si cambia musica. Bene la delegazione di lavoratori che andrà a Roma per farsi ricevere da Santo Padre. Ma la vera ‘presa della Bastiglia’ sarà qui in Sicilia, naturalmente a Palermo, davanti le sedi della presidenza della Regione, dell’assessorato regionale alla Formazione e del dipartimento Lavoro.
Si comincia domani mattina, lunedì 8 settembre, alle 09,30, davanti la sede del dipartimento regionale Lavoro a Palermo.
Prevista anche un’assemblea degli ex sportellisti davanti la sede della presidenza della Regione siciliana. Qui arriveranno anche i Cobas, mentre i lavoratori aderenti alla Cisl Scuola si ritroveranno davanti i locali del dipartimento regionale Lavoro.
“Il Governo metta in campo atti e misure di sostegno al reddito – dichiara Giovanni Migliore, responsabile regionale della Formazione professionale di Cisl Scuola – per arginare il massacro degli operatori della Formazione professionale”.
“Non si può più perdere altro tempo – commenta il sindacalista – massacrando e facendo carneficina sociale a scapito di operatori che, a vario titolo, sono ormai sospesi o licenziati dagli enti di formazione”.
“Gli assessori alla formazione, Nelli Scilabra ed al Lavoro, Giuseppe Bruno, trovino subito le opportune soluzioni per dare sostegno al reddito – puntualizza Migliore – sblocchino immediatamente le retribuzioni dei lavoratori che attendono ancora tra le 12 e le 26 mensilità, ma soprattutto, strutturino i servizi per il lavoro, diano avvio ai percorsi di Obbligo di istruzione il cui ritardo ha conseguenze anche di rilevo penale, infine avviino delle attività della terza annualità del Piano Giovani”.
“Sono ormai tante ed insostenibili le situazioni di stallo che compromettono il settore non garantendo lutenza e devastando i lavoratori con una vera e propria macelleria sociale – ricorda il responsabile Formazione professionale di Cisl Scuola -. Senza atti concreti la lotta si farà sempre più aspra ed i lavoratori di certo non si sottrarranno”.
Nota a margine
E la Cgil e la Uil che fanno? E lo Snals? E l’Associazione dei lavoratori liberi? Si sveglieranno o continueranno nel letargo?
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