E inutile girarci attorno: i protagonisti Movimento dei Forconi, che tra qualche giorno, con molta probabilità, torneranno a riversarsi nelle strade delle città siciliane cominciano a dare la sveglia alle organizzazioni imprenditoriali della Sicilia. I primi ad annunciare battaglia sono gli artigiani della Sicilia, che oggi versano in condizioni economiche disastrose. Gli artigiani dellIsola si riuniranno giovedì, 16 febbraio, alle ore 9,30, nel salone Belvedere della Camera di Commercio di Palermo (via Emerico Amari 11). Unassemblea provinciale unitaria della organizzazioni del settore edile della Cna, Confartigianato, Claai, Casartigiani convocata per fare il punto sulla situazione e ad avanzare le opportune proposte per contrastarla.
Proposte e suggerimenti – si legge in un comunicato congiunto – avanzate dagli organismi di rappresentanza che dovrebbero portare ossigeno ad un comparto ridotto ormai al lumicino e al limite della sopravvivenza per le restrizioni, le vessazioni e le imposizioni fiscali a cui è da tempo sottoposto. Per il rilancio del settore, secondo i responsabili delle organizzazioni unitarie della categoria delle piccole e medie imprese artigiane, bisogna individuare delle precise e improcrastinabili priorità. E cioè:
– un piano straordinario per piccole opere immediatamente cantierabili;
– la revisione della normativa per il rilascio del DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva);
– tempi rapidi di pagamento da parte degli enti pubblici;
– interventi concreti per il credito alle imprese con il rifinanziamento di Crias e Artigiancassa;
– il ripristino dellapprendistato attraverso un rapporto diretto impresa- apprendista con listituzione della bottega-scuola;
– abolizione delle norme vessatorie da parte di Serit ed Equitalia nei confronti delle imprese per cui è già stato presentato un apposito disegno di legge regionale;
– lo snellimento burocratico di grande intralcio alla operatività delle stesse aziende;
– lobbligo del libretto di manutenzione dei fabbricati.
Anche gli artigiani, come si può notare, puntano il dito su Serit ed Equitalia, le due istituzioni prese di mira dai Forconi. Vedremo come finirà.
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