Niente da fare. Il Tbex (Travel blogger exchange) non s’ha da fare, almeno non in emergenza coronavirus. La decisione non è ancora stata presa ufficialmente ma sembra che le cause siano da attribuirsi alle particolari misure di sicurezza per i passeggeri che tornano degli Stati Uniti d’America dopo avere viaggiato in Italia, indipendentemente dalla zona in cui si siano recati. Così saltano speaker e organizzatori che dagli Usa avrebbero dovuto raggiungere il capoluogo etneo per l’appuntamento che si sarebbe dovuto tenere alle Ciminiere di Catania dal 10 al 13 marzo e per il quale il Comune ha investito oltre 78mila euro. Un evento privato – con costi di partecipazione che oscillavano tra i 157 e i 697 dollari – che adesso sembra essere destinato a svolgersi in un altro periodo dell’anno. Probabilmente a ottobre 2020.
A comunicarlo ufficialmente è Rick Calvert, che è il capo dei Tbex event in giro per il modo. A occuparsi dell’organizzazione per la città di Catania è, invece, Mario Bucolo. La decisione del Tbex arriva a pochi giorni da quella presa dalla giunta municipale di Catania di aumentare il contributo per l’evento: dai 48.500 euro iniziali, il Comune ne ha stanziati ulteriori 30mila. Visto che «la somma precedente non risulta essere sufficiente per garantire la realizzazione dei servizi previsti dal contratto». Parte di questi soldi era già stata impegnata nei mesi scorsi: si trattava dei fondi necessari per l’organizzazione dei viaggi, poco più di 20mila euro, andati a un’agenzia che aveva partecipato alla gara indetta dall’amministrazione etnea.
In base a quanto appreso da questa testata, la volontà della giunta sarebbe stata comunque quella di andare avanti con l’evento. Ma si è scontrata con l’innalzamento del livello di allerta nei confronti dell’Italia da parte degli Usa. «Rinviare il Tbex Europe 2020 è la scelta più responsabile da fare per tutte le persone coinvolte», scrive Rick Calvert sul blog della manifestazione.
La realizzazione del Travel blogger exchange a Catania è stata annunciata nell’estate 2019 e formalizzata con un contratto siglato alcuni mesi dopo. Le condizioni prevedono che Palazzo degli elefanti si impegni al massimo delle sue possibilità per garantire la migliore riuscita dell’evento: dalla festa di apertura ai bus navetta verso le Ciminiere, passando per la fornitura di biglietti aerei di viaggio per cinquanta persone (relatori, vip e personale), andata e ritorno, da prenotare entro e non oltre 45 giorni prima dell’evento. Gli organizzatori, in cambio, garantiscono essenzialmente la visibilità.
Nell’accordo di sponsorizzazione siglato con il Comune di Catania, comunque, esiste una clausola che risparmia le responsabilità di entrambe le parti per cause di forza maggiore. Tra le quali sono incluse, oltre agli «atti di Dio», anche «quarantena, embargo e altre simili azioni governative insolite». L’emergenza coronavirus potrebbe rientrare da queste.
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