Dopo che è risultato positivo il tampone faringeo della turista bergamasca in vacanza a Palermo continua a crescere nel capoluogo regionale l’ansia da coronavirus. E stamattina si è svolto un incontro in Prefettura per fare il punto della situazione. Il sindaco Leoluca Orlando al termine del vertice ha fatto sapere come la città intende affrontare la questione nelle prossime ore: «Si sta procedendo secondo il protocollo previsto, si è in attesa della conferma da parte dello Spallanzani della positività, già accertata ma sottoposta a conferma definitiva. Attendiamo l’esito dell’incontro in corso, con il quale sono stato in collegamento continuo, convocato dal governo a Roma con i presidenti della Regione e a cascata evidentemente adotteremo tutti i provvedimenti del caso».
Sull’eventuale scuole e sui musei «attendiamo le indicazioni nazionali per muoverci in sintonia e per evitare posizioni isolate che creano insicurezza. Al momento abbiamo avuto la conferma assoluta che si è seguita tutta la procedura necessaria per attivare il protocollo previsto secondo le indicazioni dall’istituto Superiore di Sanità. Mi pare che sia un elemento rassicurante, la signora è in buone condizioni di salute e ha anche collaborato per individuare i luoghi dove è stata».
Il sindaco ha anche fatto il punto delle verifiche sulle persone in arrivo nei porti e negli aeroporti: «C’è un controllo rigorosissimo. Al porto di Palermo coloro che si trovano sulle navi da crociera sono monitorati all’imbarco e all’arrivo con un controllo della temperatura, a bordo c’è la sanità marittima che interviene in caso di temperatura fuori norma applicando la procedura prevista per questi casi. Per quanto riguarda i traghetti viene trasmessa alla sanità marittima la targa dei mezzi che arrivano e la loro provenienza in modo che dove ritenga possa fare gli accertamenti necessari. All’aeroporto chi guida tutto è l’organismo nazionale di sanità aeroportuale. Ho parlato tanto anche con gli amministratori della società che gestisce lo scalo, la Gesap, rassicurando anche nel corso dell’incontro in prefettura che tutto si sta facendo secondo le indicazioni del ministero. Se si evidenziano temperatura alta o sintomi nelle persone provenienti dalle zone indicate dal ministero, vengono visitate dal medico in aeroporto. Laddove ci siano sintomi preoccupanti potrà disporre la camera di isolamento presente nello scalo per il tempo necessario per valutare se indirizzarli o meno alle strutture di malattie infettive». Come autorità sanitaria della città mi tocca quello che sto facendo un controllo continuo che faccio da alcuni giorni e dare esecuzione alle indicazioni nazionali. L’ultimo decreto legge ha innovato radicalmente la materia: tutte le scelte dipendono da decreti o ordinanze che vengono adottate a firma congiunta dal governo nazionale e regionale e tutti devono adeguarsi a cascata. Lasciando che siano gli organi istituzionali tecnici a valutare ed evitando che ci si improvvisi virologi a tempo perso».
Al momento quindi, conclude il sindaco «attendiamo indicazioni nazionali. Questo è motivo di maggiore sicurezza per tutti. Non siamo esposti al rischio di scelte eccentriche che rischiano di creare incertezze e precarietà,. Viviamo giorno per giorno. Dalla chiusura completa di Milano credo che si sia avuto un allarme molto forte che si è diffuso anche nel resto del Paese».
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