Coppia di Assi/ Bernardino & Sebastiano

In effetti questa ci mancava. Tra tutti i dodici assessori ‘tecnici’ della giunta regionale presieduta da Raffaele Lombardo, il titolare dei Beni culturali e dell’Identità siciliana (i lettori ci perdonino per l’aggiunta dell’ ‘Identità’: ma non è colpa nostra: è stata aggiunta con una legge e noi dobbiamo registrarla), Sebastiano Missineo, ci sembrava il più ‘canziato’ di tutti. Poche parole, e sempre misurare con il ‘bilancino’, niente ‘rogne’ (non si è mai immischiato nei casini combinati dal dirigente generale del dipartimento del suo assessorato, Gedo Campo) e comminare rigorosamente ‘muru muru pi’ un pigghiari acqua. Detto questo, quando abbiamo sentito dire che domani andrà a Lampedusa a comiziare con il sindaco di quei luoghi mediterranei, Bernardino De Rubeis, siamo rimasti di sasso. E ci siamo chiesti: è lui o è solo un omonimo?

La domanda è più che legittima: che ci fa, infatti, uno come Sebastiano Missineo a Lampedusa con il sindaco delle due Pelagie De Rubeis (chi fa il sindaco da quelle parti è sindaco di Lampedusa, ma anche di Linosa e, forse anche di Lampione e delle uniche lucertole che vivono su quello scoglio)? Per carità, noi siamo garantisti e non c’entra nulla il fatto che ilBernardno sindaco di Lampedusa sia, in questo momento, sotto processo per concussione e sotto indagine per associazione a delinquere finalizzata al rilascio di concessioni illegittime. Tutto questo non c’entra, perché nel nostro Paese, si è innocenti fino a sentenza definitiva che prova il contrario.

Tuttavia in noi il dubbio rimane: l’oratore che domani si accompagnerà con il sindaco di Lampedusa – a Lampedusa – è l’assessore regionale ai Beni culturali (e all’Identità e bla bla bla), Sebastiano Missineo? Noi restiamo basiti e perplessi. Non ce l’aspettavamo. L’assessore Missineo che fa campagna elettorale non ce l’aspettavamo. Passino i medici. Passino le primarie con i brogli del 4 marzo scorso. Passino persino Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia. Ma l’assessore Missineo, no, non ce l’aspettavamo. A Lampedusa, poi. Con De Rubeis…