Chi è l’uomo che si è barricato in casa col figlio di 4 anni Sui social i video in diretta delle liti con la ex compagna

«Ci sono riusciti a farmi esplodere e a farmi gridare di rabbia anche quello che non pensavo e non volevo dire. A voi dico che avete perso la guerra. Mi fate schifo. Luridi esseri schifosi». Si chiude così l’ultimo lungo post pubblicato sul profilo Facebook da Giuseppe Frasillo. A rileggerlo dopo che l’uomo ieri a Mazara del Vallo si è barricato in casa, armato di fucile a canne mozze, con il figlio di quattro anni minacciando di togliersi la vita, sembra un messaggio in codice per annunciare il gesto estremo. Gli insulti sono rivolti soprattutto alla ex compagna. L’uomo – già pregiudicato per reati contro la persona e contro il patrimonio – dopo dodici ore si è deciso a liberare il bambino, si è consegnato alla polizia ed è stato arrestato per sequestro di persona e detenzione illegale di arma. 

A dare l’allarme nella mattinata di ieri era stata proprio la ex compagna di Frasillo, tramite il suo avvocato che ha allertato le forze dell’ordine. Con la donna, che dopo la fine della relazione si è trasferita a Lecco (in Lombardia) dove vive anche adesso, l’uomo da mesi avrebbe avuto dei dissidi legati all’affidamento del loro figlio di quattro anni che, al momento, vive in casa con lui e che ieri è stato sequestrato per mezza giornata. Nascosto dietro la grata di una finestra al primo piano dell’immobile nel quartiere Mazara due, Frasillo più volte ha chiesto al capo della squadra mobile di Trapani Emanuele Fattori di potere parlare con l’ex compagna e ha minacciato di togliersi la vita. L’uomo è anche il fratello di Vincenzo Frasillo, il pregiudicato disoccupato che lo scorso gennaio ha ucciso la moglie Rosaria Garofalo di 52 anni dopo averla picchiata selvaggiamente per tre giorni. «Mi tradiva continuamente», ha detto il 54enne dopo essere stato arrestato.

Dietro il gesto di Giuseppe Frasillo ci sarebbero, come ha dichiarato lo stesso uomo agli inquirenti, i dissidi con la ex per l’affidamento del bambino dopo la fine di una convivenza durata più di dieci anni che è stata raccontata dall’uomo, giorno per giorno, con video e screenshot di conversazioni private, sui suoi diversi profili Facebook e anche su uno creato ah doc, lo scorso 16 settembre, con il nome, il cognome e la foto del figlio minorenne. Circa un mese fa, Frasillo ha postato sui social un video in cui litiga con la ex compagna, che era pure incinta. Urla, insulti, minacce davanti a un bambino minorenne (uno dei figli che la donna ha avuto da una relazione precedente) che prova a calmarlo e a farlo desistere. Nel post che accompagna il video, il contenuto delle riprese viene descritto in modo esplicito: «Litigata fra (nome e cognome della donna, ndrcontro Frasillo Giuseppe mentre era incinta con schiaffo a me». Lo schiaffo, in realtà, è una manata che la donna dà al cellulare per impedire che Frasillo continui a riprendere. Anzi, in quelle riprese, è la donna ad accusarlo di averle più volte «isatu li manu» (alzato le mani).

È la home del profilo fatto a nome del bambino di quattro anni che Frasillo utilizza per condividere live tutte le telefonate tra lui e la ex compagna. Il copione è sempre uguale: il video comincia con un cellulare che squilla, a chiamare è un numero sconosciuto. L’uomo risponde e dall’altro lato della cornetta c’è la ex che chiede di parlare con il figlio che si trova in casa con lui. In alcuni video viene inquadrato soltanto lo schermo del cellulare con i minuti di conversazione che scorrono (anche fino a superare i dieci), in altri si vede lui e anche il bambino che, in certi casi, è anche nudo. Piange, urla, alcune volte dice di non volere parlare con la madre, poi cambia idea. L’uomo chiede spesso alla ex di chiarire la richiesta fatta al giudice per l’affidamento del minore, le rinfaccia di avere mantenuto per anni lei e i figli, la insulta, in certi casi la minaccia pure. 

Su questo stesso profilo Frasillo pubblica anche gli screenshot di intere conversazioni con la ex compagna. Quelle dei tempi in cui le cose andavano bene e i due si scambiavano parole d’amore – certe volte anche con contenuti intimi – e poi altri messaggi dai toni forti e violenti in cui i due si insultano. Nell’immagine del profilo, sotto la foto di famiglia, la scritta #iostoconSalvini e il logo della Lega. In quella di qualche tempo prima, in cui l’uomo è da solo ripreso a mezzobusto in basso a sinistra c’è il logo del partito neo fascista di Forza Nuova. In un’altra in cui è con l’ex compagna c’è invece l’hashtag #noiussoli.

Marta Silvestre

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