La vittoria è arrivata con il brivido finale, ma ciò che conta alla fine sono i tre punti, conquistati dal Calcio Catania al Massimino per la seconda volta consecutiva: gli etnei piegano 2-1 una Reggina che si è fatta viva solo nei dieci minuti finali e lo fa grazie a una doppietta di Davis Curiale, arrivato a quota 12 in campionato. Grande prova dell’attaccante rossazzurro, bravo a far reparto da solo. Positiva la prova del centrocampo, mentre non convincono le prove di Semenzato e Marchese, apparsi timidi e imprecisi.
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Davis Curiale: l’attaccante del Catania mette la sua indelebile firma sulla partita, con una doppietta che segna l’inizio di entrambi i tempi. Il numero 11 è bravo a farsi trovare pronto quando è chiamato in causa, sfiorando nella ripresa una tripletta da sogno. È l’elemento sempre più imprescindibile del Catania in questa serrata volata finale per la promozione.
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Khalifa Manneh: il ragazzo soffre nella prima parte dell’incontro, complice una Reggina tutta chiusa in difesa e l’impossibilità di poter sfruttare la corsa, arma in più del calciatore cresciuto nella cantera rossazzurra. A inizio ripresa Lucarelli lo inverte con Di Grazia e dai suoi piedi parte un pallone che Curiale deve solo spingere in rete, per il provvisorio 2-0. Si danna l’anima fino alla sostituzione, prova positiva.
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Andrea Mazzarani: il numero 32 rossazzurro solitamente incide di più quando entra a partita in corso, ma stavolta fa il suo dovere anche partendo da titolare. È l’uomo ovunque della squadra, presente in ogni quadrante del centrocampo rossazzurro, bravo a ricucire e far ripartire l’azione. Da tanta sostanza, ben coadiuvato da Biagianti e Rizzo.
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Daniel Semenzato: per l’ex Pordenone e Bassano questa era una prova importante, dopo essere stato a un passo dalla cessione nel mercato di gennaio. L’esterno basso dei rossazzurri non sfrutta la chance, mostrando una insicurezza di fondo che non lo porta a rendersi pericoloso in fase offensiva. Incerto quando regala alla Reggina, in tandem con Pisseri, l’angolo da cui scaturisce il 2-1.
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Giovanni Marchese: stavolta il terzino di Delia, provincia di Caltanissetta, non è stato lucido come in tante altre occasioni. I suoi cross non sono precisi, così come non risultano essere efficaci le sue sovrapposizioni: a mancare è anche l’intesa con Di Grazia nel corso del primo tempo. Durante la ripresa fa il suo, ispirando l’azione del 2-1 e badando a limitare i danni. Può dare di più.
Flop
Matteo Pisseri: un grande portiere si nota quando, in partite in cui non viene mai impegnato, riesce ad esaltarsi nelle rare volte in cui è chiamato in causa. Stavolta l’estremo difensore rossazzurro è disattento in occasione del corner che porta alla rete della Reggina, poi si rifà sventando una conclusione di Sparacello. Arriveranno giorni migliori.
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