Catania in semifinale, ma quanta sofferenza! I rossazzurri pagano un approccio timido alla gara, col Potenza che sfrutta le debolezze e passa quasi subito in vantaggio sfruttando un grave errore difensivo. Gli uomini di Sottil non brillano e arrancano, riuscendo a trovare un faticoso pareggio soltanto nella ripresa. Tanto basta però per andare avanti: Di Piazza man of the match.
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Matteo Di Piazza: Il bomber di Partinico non si rende protagonista della sua miglior prestazione in rossazzurro ma, alla resa dei conti, riesce nell’impresa di segnare il quarto gol nelle ultime tre partite. Una rete decisiva e di pregevole fattura: il numero 32, lanciato da Curiale, ha la freddezza di puntare Ioime e freddarlo con un diagonale preciso e angolato. E’ il gol che assicura al Catania le semifinali: questo fa passare in secondo piano un primo tempo non perfetto e macchiato da un paio di errori marchiani.
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Francesco Lodi: L’ingresso del numero 10 rossazzurro, questa volta, è decisivo. Il centrocampo del Catania infatti era stato in costante apnea nel corso della prima frazione, con Carriero e Rizzo in difficoltà palese. Lodi ha dato le giuste geometrie in mezzo al campo, fornendo standard di rendimento migliori rispetto al recente passato: prima ha colpito il palo con una punizione stupenda, poi ha dato il la all’azione che ha portato al pari di Di Piazza. La sua personalità, nell’arena del Massimino, è stata necessaria.
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Davis Curiale: Vale lo stesso discorso fatto per Lodi. Sottil lo inserisce a metà del secondo tempo, quando Marotta aveva esaurito la benzina al termine di un match tutt’altro che memorabile. Curiale prende posto nella metà campo avversaria, sgomita e cerca di far salire la squadra, rendendosi poi protagonista della sponda decisiva che porta all’1-1. Il suo tocco innesca infatti Di Piazza, aprendo come una scatoletta la difesa avversaria e permettendo al partner d’attacco di battere Ioime.
Flop
Alessandro Marotta: El Diablo stavolta non lascia il segno. Il match non inizia bene e lui resta soffocato fra i tre centrali difensivi del Potenza, non riuscendo mai ad incidere e correndo a vuoto. La generosità come sempre non gli manca: il problema è che l’ex punta di Siena e Benevento non riesce mai a tradurla in occasioni pericolose. Sottil intuisce le sue difficoltà e lo fa uscire a metà del secondo tempo per il più fresco Curiale. Rimandato alle semifinali.
Flop
Giovanni Marchese: Il terzino nisseno conferma l’involuzione dell’ultima partita, andando in difficoltà e mostrando poca lucidità a livello atletico e tecnico. Non è un caso, infatti, che Sottil decida di tenerlo negli spogliatoi a metà partita, preferendogli il più mobile Baraye. L’impressione è che le undici partite da titolare abbiano inciso sul suo stato di forma e che necessiti di tirare il fiato. La pausa di una settimana in vista delle semifinali sarà molto importante per recuperarlo.
Flop
Giuseppe Carriero: Nervoso e impreciso, Carriero si dimostra come l’anello debole del centrocampo catanese sin dall’inizio. La verve fisica non gli manca: ad esser carente, invece, è la lucidità in un ambiente che è sin da subito infuocato a causa del prematuro svantaggio. Il cartellino giallo sventolato da Camplone è il chiaro indice di qualcosa che non va: tanti gli appoggi sbagliati, molti i falli, pochi gli interventi in fase di interdizione riusciti con successo. Non è un caso che Sottil lo lasci negli spogliatoi al 45′.
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