Nel post partita di Casertana-Catania l’allenatore rossazzurro Cristiano Lucarelli ha analizzato con durezza e franchezza i perché della sconfitta, spaziando dalla mancanza di carattere ai cambiamenti avvenuti durante l’ultimo giorno di mercato. Il tutto con un denominatore comune: quello di non cercare alibi, mettendoci la faccia e provando a giustificare determinate scelte tecniche. L’1-0 firmato da De Rose sancisce un preoccupante passo indietro dal punto di vista del gioco e dell’intensità, certificato dalle parole del tecnico livornese: «La Casertana aveva il sangue agli occhi e noi no, giusto che abbiano vinto loro. Non ho visto nulla di quello che proviamo in allenamento da due mesi a questa parte. Gli errori di posizionamento di Ciccio Lodi – evidenzia Lucarelli in conferenza stampa – sono un esempio: Lodi veniva a prendere palla dai difensori centrali e noi, così facendo, abbiamo perso un uomo in mezzo al campo e la nostra manovra è diventata prevedibile. A mio parere i nostri difensori centrali sono in grado di portare palla: questo avrebbe permesso a Lodi di posizionarsi alle spalle del loro attaccante, avendo così più libertà in fase di costruzione».
L’aspetto caratteriale, ovviamente, va di pari passo con quello tattico: «A me non interessa avere una squadra di leoni in casa e di gatti fradici in trasferta. Io voglio un gruppo che avvia una sola identità – ribadisce Lucarelli – non mi interessa se giochiamo a Caserta, a Fondi o al Bernabeu. La squadra deve avere un solo modo di interpretare le partite: la partita di oggi (ieri, ndr) mi è sembrata un film che voi avete visto tante volte negli anni precedenti. Possiamo essere tecnicamente superiori, ma se non abbiamo rabbia e fame si fa fatica».
Il discorso, ovviamente, cade anche sul mercato e la precaria condizione fisica di alcuni calciatori. L’esclusione dalla lista Over di Da Silva sembra aver danneggiato i piani tattici di mister Lucarelli, che si trova privato di una pedina importante nella zona mediana, forse unica per caratteristiche nella rosa etnea. «Ci siamo preparati in un determinato modo, avendo a disposizione dei centrocampisti con determinate caratteristiche di ritmo, inserimento ed aggressione degli spazi. Con gli ultimi giorni di mercato qualcosa è cambiato – precisa Lucarelli – quindi dobbiamo lavorare cercando di valorizzare le caratteristiche dei nuovi arrivati». Il riferimento indiretto è a Gladestony Da Silva, titolare nel debutto in campionato contro il Fondi e adesso finito ai margini della rosa. «Giuseppe Fornito (ultimo arrivato a centrocampo, ndr) aveva fatto un solo allenamento con noi, l’ho comunque inserito perché era l’unica mezzala rimasta con determinate caratteristiche: col cambio di modulo – specifica Lucarelli – mi è sembrato giusto farlo giocare, perché senza i quinti di centrocampo avevamo perso ampiezza».
La delusione per la sconfitta è ovviamente forte, ma il mister toscano è comunque fiducioso del fatto che determinati errori non si ripetano più: “non mi spaventa la classifica, quanto la difficoltà con cui ci esprimiamo in trasferta. Ci sono rimasto male: pensavo che sul piano del gioco avessimo capito cosa chiedo e quel tipo di sacrificio che pretendo. In questa categoria se non corri e pedali è dura e fai fatica: prendiamo comunque questa sconfitta come un incidente di percorso, sperando che non si ripeta più in futuro». Ultima chiosa di Lucarelli sugli attaccanti: «Avevo detto che avremmo fatto fatica per cinque o sei partite. Curiale non è in forma, ha saltato molti allenamenti a causa del mal di schiena: al momento può giocare un’ora. Ripa l’ho rischiato nel finale, anche contro il parere dei medici: in quel momento, però, ho provato a vincere la partita».
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