«A che punto è l’iter di acquisizione da parte della Regione della casa natale di Salvatore Quasimodo?». A chiederselo è l’onorevole del Partito democratico Nello Dipasquale dopo più di tre mesi dall’annuncio del governo Musumeci di destinare un milione di euro per l’acquisto, la valorizzazione e l’adeguamento dell’abitazione al civico 84 di via Posterla a Modica, dove è nato – il 20 agosto del 1901 – il premio Nobel per la letteratura. Oggi è una casa museo e «l’immobile è sottoposto a vincolo culturale», spiegano a MeridioNews dall’assessorato ai Beni culturali e dell’Identità siciliana guidato dal leghista Alberto Samonà che è stato il promotore della proposta in giunta.
In questi tre mesi, in pratica, non è stato fatto nessun passo indietro tanto che dall’assessorato ribadiscono il proprio «interesse a fare valere il diritto di prelazione nel caso di vendita». Ma l’unico passo avanti, al momento, riguarda la «richiesta di valutazione e stima dell’immobile ai fini dell’acquisizione che il dipartimento regionale dei Beni culturali ha già formulato al dipartimento tecnico dell’assessorato delle Infrastrutture», fanno sapere al nostro giornale. La casa di uno dei più grandi poeti del Novecento, nel cuore del centro storico modicano, a marzo era stata messa in vendita dei proprietari ed era finita sul mercato immobiliare al costo di 395mila euro. A presentare un sub-emendamento alla Finanziaria in commissione Bilancio per l’acquisto della casa era stato il Pd. «Questa struttura è custode della memoria», sottolinea Dipasquale.
Era stata l’associazione culturale Proserpina – che da anni si occupa della gestione del museo e che è stata segnalata dal Pd come la realtà che potrebbe gestire l’immobile se la Regione lo acquistasse – a lanciare una raccolta fondi per scongiurare il pericolo che finisse nelle mani di chi decida di chiuderla al pubblico. «È un patrimonio di tutto il mondo», sottolinea la presidente dell’associazione Marinella Ruffino. La casa a due piani (per un totale di circa cento metri quadrati), arricchita da un orto di 650 metri quadrati, si trova nel centro storico accanto alla chiesa barocca di San Giorgio. All’esterno, la facciata e i balconi rispecchiano lo stile barocco della cittadina del Ragusano che dal 2002 fa parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco. All’interno, la casa custodisce lo studio originale del poeta e altri cimeli (tra cui la macchina da scrivere Lettera 32) che la Regione Siciliana nel 1992 acquistò dal figlio Alessandro e destinò al museo di Modica. Dal salotto alla camera da letto, nel corso degli anni la casa è stata arricchita di oggetti del premio Nobel (arredi, foto, documenti e stampe) che sono stati messi a disposizione di appassionati, turisti e scolaresche che vanno a visitarla.
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