Carlotta Ferlito, catanese da olimpiade «Mi manca Catania, ma sono una ginnasta»

È l’olimpionica catanese Carlotta Ferlito uno dei vincitori del premio Maugeri – Amenano d’argento, giunto quest’anno alla sua XX edizione. «Per le eccellenti doti di atleta capace di affermarsi a livello internazionale e per i numerosi traguardi raggiunti nonostante la giovane età», è la motivazione della giuria.

Carlotta Ferlito aveva sei anni quando ha preferito la ginnastica artistica al nuoto e ad undici si è trasferita a Milano per allenarsi meglio. Oggi è tra le più importanti atlete italiane e dallo scorso giugno anche caporal maggiore dell’esercito italiano. Non sa di preciso cosa comporta la cosa, ma «è di certo una grande opportunità e sono contenta di esserci», dice. All’atleta tre volte medaglia d’oro al campionato italiano e tra i rappresentanti nazionali all’olimpiade di Londra 2012 piace il cibo, soprattutto quello siciliano: anche se la sua vita da atleta non le permette di approfittarne, da buona catanese ama arancini, crispelle e granite.

Quello che le dà più carica? I suoi fan naturalmente. Moltiplicatisi dopo la sua partecipazione al programma di Mtv Ginnaste – Vite parallele, una sorta di reality con la Ferlito tra le sette atlete protagoniste. A chi teme che questo possa averla deconcentrata, risponde snocciolando i successi. Abbiamo approfittato dell’attesa della premiazione, dietro le quinte, per una intervista alla giovane ginnasta.

Sul palco intanto si alternano gli altri premiati dell’edizione 2012: il presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, lo stilista Claudio Di Mari, Cecilia Rodriguez, Laura Barriales, Costanza Caracciolo, la cantante Giovanna D’Angi, l’inviata di Striscia La Notizia Stefania Petix e il giornalista Guglielmo Troina.

Il premio Amenano d’argento, dedicato all’operosità siciliana, è stato istituito nel 1990 per iniziativa di Salvatore Maugeri e da qualche anno è portato avanti dalla figlia Patrizia. Non a caso è intitolato al fiume catanese «che, col suo eterno fluire, simboleggia l’incessante e geniale operosità dei figli di questa meravigliosa terra», dice Patrizia Maugeri. Per questo viene consegnato ogni anno «ai meritevoli che hanno saputo sapientemente esportare il nome della Sicilia oltre i confini della stessa», aggiunge, orgogliosa di continuare una tradizione che lo stesso padre, prima di morire, le ha chiesto di portare avanti.

desireemiranda

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