«Il concerto di Carmen Consoli per il capodanno 2017, in piazza Duomo a Catania, è stato concordato direttamente tra l’artista e il sindaco di Catania Enzo Bianco». A spiegarlo è Nuccio La Ferlita, organizzatore dell’evento con la sua società Puntoeacapo srl. Lo spettacolo, dal costo di 145mila euro finanziati tramite la tassa di soggiorno, a differenza dello scorso anno non è il frutto di più proposte giunte a seguito di un avviso pubblico. «Quest’anno coniughiamo una scelta culturale di altissimo livello con una delle maggiori artiste italiane, catanese peraltro. Scelta con la massima e determinata volontà del sindaco di Catania che ha, come noto, avocato a sé delega al Turismo», conferma l’assessore alla Cultura e al centro storico Orazio Licandro. Una decisione dell’amministrazione in accordo con l’artista quindi, che ricalca «quella fatta per Goran Bregovic due anni fa. Lo scorso anno il concerto di Eugenio Bennato ha invece scatenato immense e immotivatissime polemiche – prosegue Licandro -, nonostante la scelta sia avvenuta tra tante altre proposte e sia stata un grande successo di pubblico».
Lo spettacolo, approvato dall’amministrazione con delibera del 6 dicembre, ricalcherà quanto già fatto dalla cantantessa alla Notte della Taranta, storico evento estivo salentino in cui quest’anno Consoli ha diretto l’orchestra per ilconcertone finale. Per il Capodanno etneo, accanto alla cantautrice etnea e alla sua band – Massimo Roccaforte, Denis Marino, Claudia della Gatta e Emilia Belfiore -, ci saranno una trentina di danzatori salentini che «proporranno le loro vivaci coreografie originali». Carmen Consoli, oltre a cantare, «sarà anche maestra concertante della taranta – prosegue Licandro -. La prima donna a farlo, e certamente questo la pone anche come una scelta culturale importante», spiega l’assessore. Vi sarà inoltre, come lo scorso anno, uno spettacolo di videomapping a cura di professionisti catanesi.
L’importo complessivo dell’evento sarà di 145mila euro: 135mila – iva compresa – per l’evento chiavi in mano proposto dalla Puntoeacapo srl e 9.700 euro per i diritti Siae. «Con una cifra poco superiore a quella dello scorso anno stiamo portando una delle cantanti italiane più famose d’Italia, in piazza con cinquanta artisti, su un palco di 22 metri e alto 14. Credo che i costi di una operazione del genere siano contenuti, e che verranno coperti in maniera totale dal ritorno economico. Per non parlare di quello d’immagine», spiega Nuccio La Ferlita. Secondo l’organizzatore, infatti, avviare un bando pubblico «comporta un ritardo dei tempi di promozione enorme. Basta vedere quanto succede a Palermo, dove la commissione per valutare le proposte non si è potuta riunire. E lo scorso anno, alla fine, ho organizzato il concerto a Palermo con una seconda proposta diversa rispetto a quella iniziale, per indisponibilità degli artisti che avevano preso altri impegni. Credo – conclude La Ferlita -, che sia importante fare delle scelte chiare e nei tempi giusti per la riuscita di questi eventi».
La decisione di far esibire a Catania Carmen Consoli è stata del resto presa da Enzo Bianco a novembre. Forse anche prima di giorno 16, data della riunione della Commissione speciale per l’imposta di soggiorno. In quella occasione il sindaco, «proferendo ai presenti di aver avocato a sé la delega al Turismo» si legge nel verbale della Commissione, ha proposto di stanziare «centomila euro per le luminarie e 145mila euro per il concerto di Capodanno», ovvero la cifra esatta necessaria, iva e costi Siae compresi, per portare in scena la cantantessa. «Noi siamo stati coinvolti a decisione presa, i contatti sono stati presi dal sindaco e dall’artista con il suo manager, e solo dopo siamo stati chiamati per dare il preventivo, inviato il 30 novembre», ribadisce La Ferlita. Mentre l’assessore alla Cultura Licandro, nonostante la perdita della delega al Turismo, spiega che «l’impegno personale del sindaco è frutto di un ripensamento dei ruoli utile alla promozione della città. Ma è evidente – prosegue Licandro – che le scelte che vengono prese per il turismo riguardano la vita culturale e la promozione del territorio. Ovvero le mie deleghe, particolarmente impegnative, alla Cultura e al centro storico», conclude.
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