Buone notizie da Palermo per gli ex lavoratori del call center Qé, l’azienda di Manerbio ormai fallita che, da qualche settimana ha licenziato tutto il personale. La novità arriva dal tavolo tecnico, tenuto stamattina nella sede dell’assessorato regionale alle Attività produttive, dove la Di Bella Group – azienda paternese attiva sul mercato nazionale nel settore edile, immobiliare e dei servizi – ha presentato all’assessora Mariella Lo Bello, un nuovo progetto che mira a assorbire le professionalità cresciute all’interno della struttura. A darne l’annuncio il rappresentante della società Franz Di Bella, ascoltato anche dal sindaco di Paternò Mauro Mangano, dai sindacalisti della Cgil e Cisl che hanno espresso soddisfazione.
«La Di Bella ha presentato un progetto per la creazione di un nuova azienda multifunzionale – hanno specificato in un comunicato le sigle – che non sia legata solo ad attività di customer care, con prospettive di reintegro. Il progetto necessita però di impegni concreti da parte della Regione per creare prospettive di lavoro importanti». L’assessorato, da parte sua, ha manifestato la propria disponibilità e l’attenzione a quanto esposto e presentato.
Lo Bello ha sottolineato inoltre l’importanza delle clausole sociali, apprezzando l’impegno mostrato a riguardo dalle organizzazioni sindacali. «Siamo disponibili a confrontarci responsabilmente sul progetto aziendale – spiegano i rappresentanti dei lavoratori – ma rimane forte la volontà di individuare gli strumenti necessari per la ricollocazione di tutti, anche dei lavoratori a progetto».
«Non voglio scendere nel dettaglio – ha detto Franz Di Bella a MeridioNews – ma il nostro obiettivo è quello di realizzare un programma che guardi al mondo digitale e dei servizi a 360 gradi, andando oltre alle tradizionali funzioni del call-center». La nuova realtà dovrebbe vedere concretamente la luce all’inizio della primavera prossima e avrà sede in contrada Tre Fontane. Venerdì rimane comunque in programma un sit-in di protesta dinanzi la sede Inps di Paternò dalle ore 10 alle ore 13. I lavoratori chiedono infatti la corretta applicazione della clausola sociale finalizzata alla tutela di tutti i lavoratori che in questi anni hanno gestito la commessa pubblica Inps-Inail-Equitalia.
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