Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio torna a Palermo per esprimere il proprio «completo endorsement» nei confronti della candidatura a sindaco di Leoluca Orlando e coglie l’occasione per una riunione tecnica con i vertici della Regione, del Comune e delle ferrovie per fare il punto sullo stato di avanzamento dei tanti cantieri aperti in Sicilia e a Palermo. Le notizie sono buone. «Possiamo dire che da ieri Rfi ha a disposizione ancora nuove risorse: 9,8 miliardi di euro ulteriori che si aggiungono ai 18 già stanziati in tre anni» spiega i ministro.
Nuova linfa che «consentirà di finanziare in maniera definitiva anche il completamento di tratte importanti qui in Sicilia: penso al raddoppio della linea Catania-Messina e alla linea su Castelbuono lungo la Palermo-Messina – continua Delrio che vuole mettere l’accento sull’importanza della cura del ferro per i collegamenti dell’Isola -Abbiamo una programmazione sulle ferrovie siciliane molto complesso. C’è da completare il ripristino della Palermo-Trapani e la velocizzazione sulla Catania-Siracusa fino ad Augusta, che avanzerà in maniera definitiva».
Poi il discorso si sposta sui grandi cantieri ancora aperti a Palermo, in particolare su quello del passante ferroviario, dove i lavori procedono spediti verso un epilogo che non sembra poi tanto lontano. «Entro la fine dell’anno – dice – contiamo di attivare la tratta C, da La Malfa fino all’aeroporto Falcone-Borsellino e di risolvere il problema della galleria di vicolo Bernava». Si sta sondando infatti il terreno con la magistratura per chiedere il via libera a portare avanti i lavori nell’area.
Delrio non si sottrae neanche alle domande sulla questione più spinosa, quella dell’anello ferroviario, legato a doppio filo ai tumulti interni alla Tecnis, che sembra faticare ancora a riprendersi dal ciclone giudiziario che l’ha travolta l’anno scorso. «La buona notizia – continua Delrio – è che è stata finanziata anche la seconda parte dell’opera con cento milioni aggiuntivi messi sul fondo Sviluppo e coesione per ridurre al massimo i disagi». Disagi che hanno comunque costretto il Comune e Rfi a correre ai ripari ridisegnando il programma operativo.
«Il piano originario – dice l’amministratore delegato di Rete ferroviaria Maurizio Gentile – prevedeva diversi fronti di lavoro. Questo, con la crisi attraversata dall’azienda, ha generato una serie di problemi per la città e per i cittadini. Contiamo invece di concentrare tutte le attività su un singolo cantiere alla volta, almeno finché non avremo contezza che l’impresa ha ripreso in mano la gestione delle proprie forze finanziarie e umane. Sceglieremo insieme al Comune qual è l’approccio migliore, quale dei cantieri aperti è prioritario». E alle parole di Gentile fanno eco quelle del sindaco Orlando: «Il tema non è non avere problemi, ma cercare di affrontarli e risolverli, come accaduto per il Passante ferroviario. In questo caso o l’azienda è in condizione di operare o diversamente si adotteranno tutte le soluzioni necessarie».
E se Rfi non si sbilancia sui tempi di avanzamento dei lavori dell’anello, con Gentile che demanda tutto ai tempi tecnici per sedersi attorno a un tavolo e discutere degli interventi con l’azienda, Orlando è sicuro: «Completeremo nei prossimi due o tre mesi la liberazione di via Emerico Amari, che tornerà a essere una via completamente percorribile entro ottobre. Creeremo le condizioni per l’aumento del valore commerciale e immobiliare delle proprietà di chi sta lungo il percorso dell’anello».
Non solo un negozio, ma un luogo di ispirazione per la propria casa. Da quasi…
Una chiusura annunciata quasi di sfuggita, a voce, e appena due mesi prima. È il…
Intervento del soccorso alpino e speleologico siciliano e del IV reparto volo della polizia di…
Violenti tafferugli si sono registrati all'esterno dello stadio di Vittoria, in provincia di Ragusa, in…
È morto a Pantelleria, dove risiedeva, Filippo Panseca, l'artista che disegnò il simbolo del garofano…
È deceduto all'una e mezza di notte il giovane maliano, passeggero di uno scooter condotto…