Il patron Antonino Pulvirenti aveva messo in vendita la società a luglio. Dopo essersi dimesso dalla carica di presidente. Una decisione seguita allo scoppio dello scandalo sulle combine legate all’inchiesta I treni del gol. La società annuncia con un comunicato stampa che è stato «valutato l’asset». Fissato il prezzo di vendita potranno aprirsi le trattative con gli interessati. Che «dovranno formulare allo studio legale Abramo di Catania apposita manifestazione di interesse». Alla quale dovranno anche aggiungere «adeguate credenziali bancarie e sottoscrivere il relativo patto di riservatezza».
Una particolare condizione è stata posta «qualora gli eventuali interessati fossero gruppi o società estere». Riferimento a un gruppo argentino che avrebbe manifestato l’intenzione di avviare le trattative già tempo addietro. Dovrà depositare «a garanzia una somma di denaro presso un Istituto di Credito nazionale» che sia «di gradimento della stessa Finaria S.p.A.». La società di Pulvirenti che controlla il Calcio Catania.
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