A Palermo c’è la crisi dell’Amia e l’immondizia giace per le strade. Ad Agrigento avviene la stessa cosa. La metà, o giù di lì, dei Comuni siciliani sono in quasi-dissesto finanziario a causa degli Ato rifiuti. Davanti a tutti questi problemi ci chiediamo: cosa ha fatto, in tre anni, il governo regionale, retto da Raffaele Lombardo, per la questione rifiuti? Abbiamo la sensazione – netta, precisa – che i problemi si aggravano di giorno in giorno. Perché non c’è giorno che il problema rifiuti non si riproponga da qualche angolo della nostra Isola.
Con tutta la buona volontà, non abbiamo ancora capito se le discariche verranno chiuse: se la stagione dei termovalorizzatori sia chiusa o ancora aperta (si parla di piccoli impianti): se la raccolta differenziata è il futuro della Sicilia. Nulla di tutto questo è chiaro.
L’unica cosa chiara, limpida, lapalissiana è il deficit stratosferico degli Ato rifiuti, l’immondizia non raccolta per le strade di Palermo e Agrigento tante discariche ormai quasi sature. E il governo Lombardo che ‘galleggia’ su questo e su altri problemi tra consulenze & clientele. In compenso, due assessori della giunta Lombardo hanno fatto una lista per le elezioni comunali di Palermo. Nulla a che vedere con la raccolta dei rifiuti, s’intende. Semmai, un po’ di riciclaggio politico ed elettorale…
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