Salta la vendita all’asta della corrispondenza di Giovanni Verga indetta per domani a Parigi, da Christie’s. A sospenderla è stato il ministero dei Beni culturali e il nucleo Tutela del patrimonio dei carabinieri. Una vicenda controversa sulla quale la magistratura ha aperto un’inchiesta. Le carte autografe dell’autore siciliano finite da Christie’s sono formate dal manoscritto della Cavalleria rusticana per il cinematografo e da due lotti di epistole. Di un lotto fanno parte 78 lettere inviate dallo scrittore tra il 1880 e il 1916 ai fratelli Pietro e Mario, e al nipote Giovannino.
All’asta anche un altro lotto di 198 lettere di Verga ai familiari, tra cui la madre. Gli scritti provengono da un collezionista privato che li ha comprati tempo fa dal nipote dell’autore. Circa 400mila euro il valore delle epistole. Plauso dal sindaco di Catania Enzo Bianco. «Ringrazio il ministro Dario Franceschini per la sensibilità e la tempestività dimostrate nel bloccare la vendita di lettere e manoscritti di Giovanni Verga», dichiara il primo cittadino attraverso l’ufficio stampa del Comune di Catania.
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