Ballarò tale, progetto di arte collettiva che racconta la vita nel quartiere Ballarò attraverso murales realizzati da bambini che abitano nel quartiere, ha fatto tappa all’aeroporto Falcone-Borsellino. Disegnati su una parete di circa ottanta metri quadrati che si trova nella hall degli arrivi dello scalo palermitano, personaggi di favole ispirate agli abitanti del quartiere e dello storico mercato. Autori, quindici bambini che frequentano la scuola elementare Madre Teresa, la biblioteca Le Balate e l’oratorio di Santa Chiara, seguiti dall’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri.
«I bambini si appropriano di una parete dell’area arrivi dell’aeroporto, è il senso del managment di questo aeroporto che vuole aprirsi alla città – dice Fabio Giambrone, presidente della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino -. Lo abbiamo fatto realizzando le mostre qui in aeroporto, continuiamo a percorrere questa strada oggi con i bimbi del quartiere di Ballarò. L’auspicio è realizzare iniziative analoghe anche con i bambini di altri quartieri della città».
Ballarò tale è nato circa sei mesi, durante una serie di riunioni nella sede di Sos Ballarò, realtà che raccoglie diverse associazioni che operano nel quartiere, organizzate per studiare e selezionare delle iniziative culturali che avessero lo scopo di rivalutare il territorio. Su iniziativa di una delle associazioni, Per esempio, si è deciso di realizzare il progetto proposto da Igor Scalisi Palminteri: murales che raccontassero una storia che andasse a recuperare le radici di Ballarò. Si è stabilito, così un modus operandi che prevedeva in una prima fase la raccolta, anche grazie all’intervento dei facilitatori culturali, di narrazioni dal quartiere che sarebbero state riscritte in forma di fiaba da Alberto Nicolino, narratore, e successivamente lette ai bambini stessi. In un secondo momento sono stati realizzati dei laboratori di disegno durante i quali i bambini che avevano ascoltato i racconti dei loro coetanei messi in forma narrata, avrebbero realizzato dei disegni. Quest ultimi sarebbero stati i modelli per i murales che successivamente sono stati realizzati nel quartiere: a piazza Schiera – riqualificata e bonificata durante il Baskers festival, a novembre – a piazza Carmine e accanto alla biblioteca Le Balate. A questi si aggiunge, appunto, quello che si trova all’aeroporto.
«Nell’ambito di Ballarò tale – spiega Eleonora Lo Iacono, della cooperativa Terradamare e coordinatrice del progetto – è stata realizzata questa bella iniziativa. Il presidente della Gesap Fabio Giambrone ha offerto un’enorme parete che si trova poco prima della hall degli Arrivi dell’ aeroporto. Lì abbiamo disegnato questo disegno, fuori dai confini territoriali del quartiere, che vuole dare il benvenuto a chi arriva a Palermo a nome di Ballarò. La scritta che abbiamo scelto è indicativa, Ballarò tale makes you fly, Ballarò tale ti fa volare».
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