Come da tradizione, doveva passare la nottata perché gli animi a Palazzo dei Normanni si rasserenassero. Così ecco che una nottata di riunioni sembra avere portato consiglio. E accordo (sembra) all’interno della coalizione di governo. L’Aula, sospesa ieri alle 19.30 sul voto del 15esimo articolo della Finanziaria, era stata convocata per questa mattina alle 11, subito rinviata di un’ora. Tra i corridoi e la buvette deputati e assessori sembrano decisamente più sereni e pare che in giornata almeno l’articolato potrebbe essere votato per intero. Tra le novità che filtrano e che approderanno in Aula sotto forma di legge, la proposta normativa avanzata dai deputati 5 Stelle qualche mese fa a proposito della certezza di pagamento per i liberi professionisti. Una norma che il governo avrebbe deciso di fare propria e che per questa ragione presenterà a Sala d’Ercole sotto forma di emendamento aggiuntivo.
La Finanziaria, al momento, resta così come definita dallo stesso assessore all’Economia, Gaetano Armao, una manovra «asfittica» con pressoché nessuno spazio di intervento. Ma tra i corridoi del Palazzo lo stesso vicepresidente della Regione appare questa mattina rasserenato, pur rimanendo abbottonato sul prossimo futuro. Una novità potrebbe arrivare già in giornata. E se i più fiduciosi si augurano che riguardi la possibilità che Roma dica sì alla dilazione dei 546 milioni di euro di disavanzo nei trent’anni (così da liberare 191 milioni per l’esercizio finanziario corrente), dal governo non arrivano conferme in questo senso (ma neanche smentite).
Intanto alla buvette fa capolino Mirello Crisafulli che si concede un caffè in compagnia di Antonello Cracolici, mentre la sospensione dei lavori dell’Aula ha dato la possibilità alla Commissione Lavoro di discutere la risoluzione proposta dal presidente dell’organismo parlamentare, Luca Sammartino, per dare mandato al governo regionale di avanzare la proposta al tavolo ministeriale di utilizzo degli ex sportellisti come Navigator nel percorso legato all’avvio del reddito di cittadinanza. Una proposta rispetto alla quale i 5 Stelle siciliani si erano già detti contrari qualche settimana fa. Alla fine la risoluzione è stata approvata dalla Commissione, con l’astensione dei componenti pentastellati dell’organismo parlamentare.
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