Il comandante della nave Sea Watch 3, Arturo Centore, quando soccorse un gruppo di migranti in acque internazionali, nei pressi delle coste libiche, non solo non commise alcun reato ma «aveva l’obbligo di prestare soccorso e assistenza alle persone presenti a bordo del gommone e di provvedere al successivo trasporto in luogo sicuro di sbarco alla luce di quanto sancito dalle disposizioni normative nazionali e internazionali».
Lo scrive il gip di Agrigento, Micaela Raimondo, che ha archiviato l’indagine, aperta per le ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per lo sbarco, avvenuto a Lampedusa il 19 maggio del 2019, di 47 migranti soccorsi in mare quattro giorni prima. Il giudice motivando il provvedimento di archiviazione nei confronti di Centore – difeso dagli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini – ha richiamato integralmente la richiesta del procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, e della magistrata Cecilia Baravelli.
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