«Qualsiasi interazione con il pubblico implica un elevato rischio di esposizione al Covid-19». Il messaggio, tutt’altro che rassicurante, campeggia sul sito da cui bisogna passare per andare a vedere i cavalli ad Ambelia. La seconda edizione della fiera – voluta da Nello Musumeci per ridare lustro alla tenuta che si trova appena fuori l’abitato di Militello in Val di Catania, il paese in cui il governatore è nato – inizierà domani. Il programma si protrarrà fino a domenica e sarà fitto di eventi, tra esibizioni, appuntamenti dedicati alle scuole, esposizioni, area shopping e galà serali. Per assistere non bisognerà sborsare un euro, ma bisognerà prenotare il biglietto elettronico on line indicando la data della visita. «Non possiamo garantire che tu non sia a rischio contagio durante la partecipazione a all’evento», è l’avvertenza che si riceve durante la fase di registrazione.
Per quanto sia di carattere generale, il promemoria ha un effetto particolare, specie alla luce del nuovo decreto annunciato proprio ieri sera dal presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte. Il premier, nel sottolineare come la risalita dei contagi richiede una nuova stretta, ha ufficializzato l’introduzione dell’obbligo di usare la mascherina all’aperto. Soffermandosi sulla necessità di non sottovalutare l’attuale stato della pandemia e raccomandando massima attenzione anche con i propri congiunti. «Non possiamo introdurre l’obbligo di usarla a casa, perché il mancato rispetto non sarebbe un comportamento sanzionabile», si è spinto a dire Conte. Mostrando una prudenza che ha ricordato l’intervento del governatore siciliano, che con la nuova ordinanza regionale ha di fatto anticipato le mosse decise da Roma.
Le cifre contenute nei bollettini ministeriali – ieri in Sicilia si sono registrati 213 nuovi contagi e quattro decessi – non hanno però fermato l’organizzazione dell’evento ad Ambelia. A occuparsene è l’Istituto incremento ippico, ente che fa capo all’assessorato all’Agricoltura e che dall’anno scorso vede alla guida del consiglio d’amministrazione Caterina Grimaldi di Nixima, imprenditrice di origini nobiliari. «Si rinnova per il 2020 l’appuntamento imperdibile in Sicilia per tutti gli amanti del mondo equestre», si legge nel comunicato di presentazione della fiera, in cui si assicura che tutto si svolgerà «in totale sicurezza». Quella di venerdì, d’altra parte, non sarà la prima assoluta dopo il lockdown: già a settembre la tenuta di Ambelia aveva ospitato una gara federale di salto a ostacoli.
«Domani mattina (oggi, ndr) ci sarà una riunione della commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo – dichiara a MeridioNews il sindaco di Militello, Giovanni Burtone -. Chiederò che venga rispettato in maniera rigida il protocollo di sicurezza per il contenimento del Covid. Per ora la situazione in paese non desta preoccupazione, ma è chiaro che gli spostamenti di tante persone per una manifestazione è qualcosa a cui bisogna prestare massima attenzione». Riguardo alla prevenzione, sul sito della manifestazione, che in molte parti contiene ancora informazioni risalenti all’edizione 2019, si ricorda che sarà obbligatorio l’uso della mascherina e si raccomanda di lavare spesso le mani ed evitare gli assembramenti.
Il rilancio della tenuta Ambelia è stato uno degli obiettivi che Musumeci si è posto sul piano turistico e del recupero dei beni culturali. Anche per questo la giunta lo scorso autunno ha stanziato oltre cinque milioni di euro per la realizzazione di diversi lavori di ristrutturazione, tra i quali la sistemazione del parcheggio e della stradella che collega gli accessi. In più di un’occasione le gare d’appalto sono state indette dal Genio civile di Catania scegliendo la procedura a inviti, grazie a basi d’asta appena sotto la soglia del milione di euro e nonostante i progetti preliminari prevedevano somme da mettere a gare decisamente più alte. Tra gli aggiudicatari anche una ditta che si era accaparrata un lavoro ad Ambelia anche nel 2019. A giugno, invece, l’ingegnere capo del Genio civile Natale Zuccarello decise di revocare una gara – poi indetta e aggiudicata poche settimane dopo – poco prima di aprire le buste, motivando la decisione con i rischi legati al Covid. Erano i giorni in cui i contagi quotidiani si contavano sulle dita di una mano, lontano dalla preoccupante risalita di queste settimane.
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