Inizia in casa il campionato di serie C della Archigen Saturnia Acicastello, la squadra di pallavolo maschile “fidanzata” con Step1: l’appuntamento è fissato per domenica alla palestra di Aci Castello (entrando da Catania, prima traversa a destra, accanto alla stazione dei Carabinieri) alle 19 per la sfida contro la Mondo Giovane di Messina.
In attesa di conoscere meglio i giocatori, abbiamo chiacchierato con il Direttore generale. Stefano Leone ha 31 anni, un passato da arbitro e giocatore dilettante. Per tutti è il pilastro della società. E se qualcuna fosse interessata, è anche single.
Stefano, presentati in 15 parole.
Sono Stefano Leone, direttore generale della Saturnia Acicastello. Mi occupo dell’organizzazione e di tutto ciò che riguarda la squadra.
Adesso presentaci la Archigen Saturnia Acicastello in 15 parole.
La nostra è la società di pallavolo più anziana in attività a Catania, dove spirito sportivo e amicizia sono valori trainanti.
Quali sono gli obiettivi della società per questa nuova stagione?
Veniamo da due promozioni consecutive, frutto del buon lavoro fatto in palestra e di una buona strategia societaria. Questa stagione per noi deve essere di assestamento, quindi conservare con la maggior tranquillità possibile la permanenza in serie C. Questo significa creare le basi per tentare di fare il salto nella pallavolo nazionale l’anno successivo. Naturalmente è più facile a dirsi che a farsi…
Chi non lo vive dall’interno non sa che questo è un mondo che si prende molto sul serio: in serie C (campionato che ha una dimensione appena regionale) ci sono società che pagano gli atleti e atleti che pretendono essere pagati per giocare. La Saturnia che posizione ha in merito?
Questo di Serie C è il massimo campionato a livello regionale e in media vi partecipano circa quaranta squadre ogni stagione. Si può quindi capire quanto sia difficile e competitivo; per questo le società cercano di allestire rose di giocatori all’altezza, anche pagando degli stipendi, seppur minimi, agli atleti. La Archigen Saturnia Acicastello, fino ad oggi, è riuscita a proseguire la sua attività seguendo una linea un po’ diversa rispetto alle altre società.
Noi (come società) ci impegniamo ad offrire ai nostri atleti serietà, organizzazione, un ambiente familiare, spirito di amicizia innato e un progetto a lunga durata… E tutto questo non sempre cammina a braccetto con il pagamento di stipendi o promesse di denaro.
D’altra parte, partecipare a un campionato di questo livello costa a prescindere dallo “stipendio” di chi gioca, tanto da dover cercare degli sponsor… Vuoi dare delle cifre che servano a dare un’idea?
Considerando in breve tutti i costi e le problematiche che sono proprie di squadra di Serie C – iscrizione, spese burocratiche, attrezzatura, manutenzione palestra, abbigliamento, spostamenti per le trasferte, ecc… – possiamo dire che il costo totale si aggira intorno ai 20 mila euro. Se aggiungessimo giocatori stipendiati, si potrebbe raddoppiare la cifra.
Torniamo a voi: la Saturnia non ha solo la squadra di serie C…
No, da quest’anno c’è anche una seconda squadra maschile che militerà nel campionato di 1° divisione, formata da un altro gruppo di amici e di atleti che hanno avuto il merito, negli anni scorsi, di farci arrivare a questo livello. Per questa stagione era stato fatto anche un progetto per iniziare un settore di avviamento allo sport, ma con molta probabilità lo rimanderemo all’anno prossimo.
E il settore femminile?
Non l’abbiamo dimenticato… Ne abbiamo parlato ad inizio stagione, ma ci siamo arresi una volta messi sul piatto della bilancia i vari problemi e difficoltà (una su tutte non abbiamo spazi in palestra per fare gli allenamenti). Inoltre in tempo così breve non sarei riuscito a creare uno staff adatto a seguire la squadra in tutto e per tutto. Ma ci siamo ripromessi che già dall’anno prossimo questa realtà rinascerà di nuovo e affiancherà, speriamo con gli stessi risultati, la squadra maschile.
Come si diventa dirigente di una società di pallavolo fondata sulla passione?
La passione devi già averla dentro… perché si tratta di fondare e costruire una società, di mantenerla e di fare sacrifici quotidiani. E se non hai passione difficilmente ci si riesce.
Io amo lo sport e adoro in particolare questo sport. Sono stato per nove anni arbitro di pallavolo, fino a buoni livelli, ma contemporaneamente ho giocato in maniera dilettantistica. Pian piano grazie al mio modo di propormi alla gente ho fatto tantissime conoscenze e una volta abbandonata la carriera arbitrale ho avuto la strada più semplice per far bene come dirigente di una società….
Il mio punto di forza sono i tantissimi amici pronti a rispondere in maniera positiva a una mia telefonata e a darmi una mano sotto qualsiasi punto di vista. La voglia di scommettere su me stesso e la dedizione al mondo della pallavolo hanno fatto il resto. Vi assicuro che ancora oggi questa voglia va sempre crescendo e mi piace davvero tanto stare in palestra insieme ai miei fratellini (così considero i giocatori della mia squadra).
Cosa pensi di questo fidanzamento tra Step1 e la Saturnia?
Una bellissima cosa: due mondi diversi che si uniscono! Non può che far bene al mondo della pallavolo e in particolare alla nostra realtà.
Io posso parlare dal mio lato ma sono stato entusiasta quando me lo avete proposto. E’ un modo in più per raccontare di una bella società.
È chissà che da questa unione non si possano trovare nuovi aspetti e nuove proposte… Per allargare ancora di più la famiglia Saturnia!
Nella foto: Giordano Marino, allenatore, e Stefano Leone.
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