Recensore per un giorno con Step1 e il Canovaccio

“Per me il teatro del Canovaccio è come la Fortezza dei Cavalieri che si trova al confine tra Libano, Siria ed Israele; si tratta di un rifugio costruito su una spianata desertica da un vecchio cavaliere ai tempi delle crociate come punto di riferimento, bombola d’ossigeno per i pellegrini indifesi ed i viandanti bisognosi di ospitalità e difesa”. Queste parole del regista Elio Gimbo riepilogano perfettamente ciò che si prova quando si ha la fortuna di sentirsi parte della grande famiglia del Canovaccio, non solo come attori o registi, ma anche come recensori o semplici spettatori.  Prosegue Gimbo “è come una bolla in cui si può stare in apnea, rispetto a ciò che c’è fuori, luogo in cui – miracolosamente – si fondono interessi, passioni e prospettive di persone per le quali e con le quali vale la pena fare teatro!”.

La promessa di Giuseppe Calaciura, uno dei “fratelli” fondatori (data la giovane età), insieme alla bella coetanea Eliana Esposito e ai due veterani Salvo Musumeci e Saro Pizzuto, è quella di mantenere le proprie tradizioni, presentando anche quest’anno sei spettacoli che riguardano un’ampia gamma di generi (tra cui classici, commedia brillante, dialettale ed improvvisazione), senza mai trascurare l’apporto prezioso di Piero Sammataro, ribattezzato “padre spirituale” della compagnia (fondatore della scuola di recitazione La Bottega dei Mastri Artigiani, ndr).

Si partirà giovedì 20 novembre con “Il Tartufo” di Molière, messo in scena da Elio Gimbo: satira dedicata all’attualità che si presenta tutta come un enorme falla, dalla sanità, all’istruzione, fino al teatro stesso. Attraverso un classico della drammaturgia francese, si ripercorre una fenomenologia di tipi, i tartufi, da sempre esistiti e tuttora al governo nella società attuale e sclerotizzata. Si prosegue i giorni 10 e 11 Gennaio con uno spostamento di natura logistica presso il Piccolo Teatro in via Ciccaglione per assistere a un kolossal del Canovaccio dal titolo “Nove carusi che non si sa”, voluto, scritto e musicato dal maestro Sammataro. Una scommessa che nasce da un fatto realmente e tristemente accaduto in una miniera di Caltanissetta nel 1981 e che causò molte vittime, tra cui nove bambini non identificati al momento della morte (e sconosciuti anche da vivi, quando venivano sfruttati in condizioni di lavoro durissime nelle cave).

Casualmente a San Valentino capita uno spettacolo inedito “Io Eros! E tu?” di produzione del Centro Teatro Studi, che tratta i temi scottanti del sesso e dell’amore. Tre attrici provenienti dal teatro della Maddalena di Roma reciteranno singolari brani riguardanti la stessa sfera tematica, arrivando tutte alla medesima scorata conclusione. L’amore è una cosa complicata.

Dal 19 al 22 Marzo viene proposto un classico, uno degli spettacoli più inscenati di sempre, “Il Berretto a sonagli” di Pirandello, ma questa volta “secondo Sammataro”, che saturo delle innumerevoli versioni in giro, afferma di aver trovato proprio al Canovaccio la molla che l’ha portato a realizzarlo in una maniera molto particolare. Mentre dal 14 al 17 Maggio si continuerà il viaggio già fortunatamente intrapreso lo scorso anno nel mondo del pregevole autore catanese con l’opera “Cunfidenze di Martoglio” che propone dei testi tratti da “L’altalena”, “Nica” e “L’aria del continente”, per la regia di Eliana Esposito.

Vera chicca di quest’anno è uno spettacolo che ne racchiude infiniti. Si tratta del format “La sfida” ideato nell’ambito del teatro del Canovaccio dove si è avvertita l’esigenza di recuperare l’improvvisazione teatrale, un genere un po’ troppo sottovalutato nel modus teatrandi di oggi. Il gruppo “Improvvisazione a delinquere” nasce con questo scopo e si basa su quel filo metaforico che si innesta senza il bisogno o dovere di parlare, che porta ad un grande lavoro su di sè-attore ed il pubblico, ad una consapevolezza di comicità surreale. In tre parole, un teatro interattivo, divertente ma intelligente. Data l’inaspettata risposta del pubblico, lo spettacolo è inserito nel calendario dal 16 al 19 aprile 2009, ma un primo assaggio potrà essere gustato già dal prossimo fine settimana (nei giorni del 14,15 e 16 novembre) però al Gatto Blu di via Vittorio Emanuele. Se è vero che il teatro è il luogo simbolico dove ci si incontra e si scontra all’insegna di un dialogo, lo spettacolo La Sfida rappresenta il migliore contributo a questa causa.

Il costo per l’abbonamento a tutti gli spettacoli è di 50 euro. Per info e prevendite 095-530761, 328.4254497,329.2378979,330.847394, 347.3124498; email: info@teatrodelcanovaccio.it

Step1 e il Canovaccio mettono a disposizione due biglietti (recensore più accompagnatore) per il 14,15 e 16 novembre a chiunque voglia andare a teatro e recensire lo spettacolo del gruppo ‘Improvvisazione a delinquere’. Basta scrivere una email a redazione@step1.it, indicando nome, cognome e numero di telefono

Se non vi sentite di affrontare la sfida della recensione sulla nostra prestigiosissima rivista, potete sempre provare ad aggiudicarvi un biglietto omaggio telefonando in redazione (095-7102561) giovedì pomeriggio dalle 16.30 alle 19. Accorrete numerosi, ne vale la pena!

Benedetta Motta

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