Al panettone Fiasconaro la campanella d’oro del Senato «La presidente Casellati verrà a trovarci nelle Madonie»

Nicola Fiasconaro ha preso il volo per ricevere l’ennesimo riconoscimento. Questa volta però racconta un’emozione diversa, che solo in parte ha a che fare con il premio ricevuto. I suoi panettoni, celebri in tutto il mondo, continuano a essere celebrati in tutto il mondo. E negli scorsi giorni anche Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato della Repubblica Italiana, ha voluto insignire il maestro pasticcere di Castelbuono della campanella d’oro

«E’ un grandissimo onore per me essere qui in questo meraviglioso palazzo dove si respira la storia con la s maiuscola e un vero piacere potere omaggiare lei, caro presidente, con una delle mie creazioni». Con queste parole si è aperta l’udienza che ha visto i due incontrarsi nello studio della seconda carica dello stato a Palazzo Madama. Nel corso del colloquio, Fiasconaro ha avuto modo di presentare la storia della nota azienda siciliana che oggi guida insieme ai fratelli e con sede a Castelbuono, nel cuore del Parco delle Madonie, a pochi chilometri da Palermo.

La presidente Casellati si è mostrata particolarmente interessata al racconto di come nascono le creazioni di Fiasconaro e al fatto che l’azienda dolciaria – un esempio imprenditoriale della Sicilia che funziona – occupi così tanti giovani siciliani e abbia alle spalle una filiera di produzione made in Sicily. Il patron dell’azienda dolciaria è rimasto piacevolmente colpito invece dall’acume della donna che veste una così importante istituzione: «È una nobildonna, una splendida persona. Abbiamo trascorso insieme mezz’ora, ma è stato sufficiente per comprendere quanto a fondo conosca il sistema Italia».

Prima di arrivare a Palazzo Madama, Casellati ha ricoperto diversi ruoli che le hanno consentito di accrescere la sua esperienza e i vari dicasteri le permettono oggi di avere una visione profonda delle problematiche della nazione. «Conosce il paradosso del nord est ma le sue origini sono calabresi – racconta il maestro Fiasconaro – Abbiamo avuto modo di discutere dei problemi culturali legati alla mafia, ho ascoltato da lei osservazioni tecniche e severe. Pertanto è stata per me anche un’esperienza di responsabilità, non solo di grande valore simbolico legato alla campanella che ho ricevuto, ma soprattutto per lo scambio circa le strategie per il futuro che si possono attuare in Sicilia e nel mezzogiorno d’italia».

Si è dibattuto anche di problematiche agroalimentari e Fiasconaro ha voluto anticipare un importante avvenimento per l’immediato futuro: «E’ probabile che la Casellati verrà a trovarci anche subito dopo Natale per conoscere le Madonie, Castelbuono e la nostra grande terra». A poche settimane dal Natale infine, l’azienda si prepara alle feste, ma non è semplice. «Siamo sempre in orbita, in guerra totale – conclude il maestro pasticcere – C’è un entusiasmo incredibile verso l’azienda e non si riesce a soddisfare gli ordini che arrivano ormai da tutto il mondo». 

Sofia D'Arrigo

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