«Finalmente torniamo a lavoro. Stare senza il palcoscenico è come stare senza l’ossigeno». Alessandro Idonea, direttore artistico di Una stagione a 4 stelle, non vede l’ora di tornare sul palco del teatro Metropolitan di Catania e di riabbracciare il pubblico dopo questo lungo periodo di lontananza. «Sono stati mesi molto difficili – continua Idonea, intervenuto su Radio Fantastica – I teatri sono stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire. Tornare sul palco è una rinascita dell’anima».
A inaugurare il ritorno degli spettatori in sala saranno i due spettacoli della stagione 2019-2020 non ancora messi in scena a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. Il 20 e il 21 novembre, Gianfranco Jannuzzo sarà protagonista di Siciliano per Caso?; mentre il 4 e il 5 dicembre sarà la volta di Caro papà, opera del compianto Gilberto Idonea che vedrà protagonista proprio il figlio Alessandro e gli attori della sua compagnia.
Il taglio del nastro della nuova stagione è in programma il 22 e 23 gennaio con Il Test di Jordi Vallejo. A susseguirsi sul palcoscenico saranno Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari e Sarah Biacchi. Il 19 e il 20 febbraio Alessandro Idonea, Giovanna Criscuolo e Bruno Torrisi proporranno al pubblico un grande classico del teatro siciliano: Gatta ci cova di Antonio Russo Giusti. Il 12 e il 13 marzo sarà la volta di Italiani brava gente di Enrico Maria Falconi con Elena Russo, Ester Botta, Peppe Piromalli, Enrico M. Falconi, Alessandro Sparacino e Federica Corda. Toti e Totino, il 23 e il 24 aprile, saranno invece i protagonisti Ma tu che lavoro fai?. Il 14 e il 15 maggio, infine, andrà in scena La fortuna con l’effe maiuscola di Armando Curcio e Eduardo De Filippo. Protagonisti della pièce saranno Alessandro Idonea e Manuela Ventura.
«Io sto già pensando alle opere da inserire nel prossimo cartellone – continua il direttore artistico – e sto girando vari teatri italiani per scegliere gli spettacoli migliori per il mio pubblico. In questo mio girovagare in lungo e largo – continua – sono stato in sale piene di spettatori e mi sono molto emozionato perché è stato come tornare indietro di due anni e rivivere le emozioni alle quali eravamo abituati prima dell’emergenza Covid. Purtroppo però – aggiunge – mi è capitato di assistere, anche in teatri storicamente noti e importanti, a spettacoli con poco pubblico. Alla base credo ci sia la paura, da parte dello spettatore più anziano, che rappresenta lo zoccolo duro sul quale possiamo contare, di tornare in sala. Cari spettatori – conclude Idonea – tornate tranquillamente a teatro. I teatri sono un posto sicuro. Noi vi aspettiamo sul palcoscenico per divertici di nuovo insieme».
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