Sono stati condannati all’ergastolo il 51enne Vincenzino Scafidi e il 45enne Nunzio Lo Cicero. I due, originari di Adrano, sono stati ritenuti gli autori dell’omicidio e della distruzione di cadavere di Carmelo Arcoria. I resti dell’uomo furono trovati carbonizzati all’interno di un’automobile, il 15 dicembre 2010 in contrada Ponte Saraceni.
La scomparsa di Arcoria era stata denunciata il giorno precedente dalla moglie. L’uomo, che si occupava della raccolta di agrumi e gestiva una cooperativa, era coinvolto in un giro di false attestazioni di giornate lavorative ai braccianti agricoli. Una truffa utilizzata per fare percepire l’indennità di disoccupazione. Scafidi avrebbe avuto con Arcoria un debito di cinquemila euro.
Le indagini hanno ricorstruito i molteplici contatti telefonici avvenuti tra Scafidi e la vititma nei giorni precedenti alla scomparsa. Lo stesso Scafidi è stato intercettato mentre si attribuiva la paternità del delitto con la complicità di Lo Cicero. Per i due si sono aperte le porte del carcere di Termini Imerese.
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