In piena emergenza incendi, a destare particolare preoccupazione è larea che circonda lospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale. Erbacce secche, alcune alte anche più di un metro e mezzo, ricoprono larga parte delle aiuole, creando non solo un colpo docchio non invidiabile a chi si reca nella struttura ma anche un serio rischio per lincolumità di pazienti e personale sanitario. Ad aggravare la situazione cè un ulteriore dettaglio: parte della vegetazione secca si trova a ridosso dei locali in cui sono custodite le riserve di ossigeno. Ciò significa che, nella malaugurata ipotesi si appiccasse un incendio, le elevate concentrazioni dellossigeno potrebbero facilitare la propagazione delle fiamme e portare a esplosioni.
Come conferma uno dei dirigenti della struttura, Rocco Romeo, i lavori di manutenzione sono di competenza dellAzienda sanitaria provinciale di Catania: «La responsabilità sullarea è dellAsp 3, il Comune in questo caso non centra». Dal canto loro, i vertici dellospedale acese dichiarano di essere pienamente a conoscenza della situazione e di aver provveduto già mesi addietro a inoltrare le opportune segnalazioni: «A gennaio continua il dirigente abbiamo fatto presente la criticità del contesto in cui operiamo. DallAsp ci è stato fatto sapere che un bando sarebbe stato aperto per laffidamento del servizio di scerbatura e manutenzione straordinaria. Da quanto ci risulta, lespletazione dei lavori dovrebbe avvenire quanto prima».
Della gara dappalto, però, non sembra esserci traccia sul web. Visitando lapposita sezione sul sito dellAsp di Catania, infatti, si riesce a risalire a diverse gare, ma nessuna di esse riguarda la gestione delle aree verdi che circondano gli ospedali.
Come se non bastasse, a essere in condizioni critiche dal punto di vista della vegetazione fuori controllo sarebbero anche gli altri ospedali della provincia, a partire da quello di Giarre. La speranza, dunque, è che la mancata presenza sul web del bando sia soltanto frutto di una svista, anche se le parole di un dipendente dellospedale Santa Marta e Santa Venera destano preoccupazione: «La verità dice è che ogni anno si ripete sempre la stessa storia. I giardinieri mancano e lAsp su questo fronte pecca in lassismo. Le segnalazioni è vero, sono state fatte, ma probabilmente finirà che dovremo aspettare le prime piogge per stare più al sicuro».
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