A Brescia la carica delle seconde linee Tedino: «Dimostrino che non sono riserve»

È sempre il Palermo, sia chiaro. Ma quando una squadra si presenta senza otto titolari come si fa a non parlare di seconde linee? Facendo un confronto tra la prima e la seconda giornata del campionato di B risulta evidente sul fronte rosanero che la teoria della «scissione» (Palermo A e Palermo B), contestata dai protagonisti del rettangolo di gioco, ha una logica e una credibilità: domani a Brescia nell’anticipo della seconda giornata in programma alle 18, a causa delle assenze di tanti giocatori impegnati con le rispettive Nazionali, il Palermo avrà un profilo totalmente diverso da quello esibito sabato scorso in occasione del match casalingo vinto contro lo Spezia. Costretti a fare i conti con il silenzio delle istituzioni calcistiche a cui la società (supportata anche da un gruppo del tifo organizzato che ha promosso una class action) si era rivolta per chiedere il rinvio della partita, i rosa hanno preparato la sfida di domani regolarmente. Senza pensare ad un eventuale rinvio che, infatti, non ci sarà.

Si gioca, dunque. Contro la compagine guidata dall’ex ‘trapanese’ Boscaglia, reduce dalla sconfitta rimediata in trasferta contro l’Avellino, Tedino dovrà affidarsi giocoforza a molti elementi che finora hanno trovato poco spazio. Giocatori che proveranno a sfruttare una chance importante con l’obiettivo di mettere l’allenatore in difficoltà dal punto di vista delle scelte e scompaginare delle gerarchie che in questo momento sembrano consolidate: «Quello di domani è un test molto importante proprio per questo motivo – ha spiegato il tecnico rosanero durante la conferenza stampa odierna allo stadio Barbera – se la gara contro lo Spezia era una finale questa lo è altrettanto. Voglio capire se la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta e se il lavoro di questi primi 40 giorni è stato fatto nel modo corretto. Ci aspetta una gara complicata contro un buonissimo avversario: se andremo con la mentalità giusta potremo fare bene ma se scenderemo in campo pensando di essere una squadra di riserve certamente non andremo lontano». Tedino è consapevole delle insidie che nasconde il match contro le Rondinelle: «Il Brescia è una squadra guidata da un ottimo allenatore e che esprime un calcio che piace a me. Un gioco che ci infastidisce e che ci avrebbe infastidito anche se fossimo stati al completo. Siamo pochi (13 giocatori di movimento più tre portieri e due ragazzi della Primavera, il difensore Mirko Gallo e il centrocampista Santoro, ndr) e reduci anche da una settimana nella quale abbiamo incontrato qualche difficoltà sul piano lavorativo ma non cerco alibi. So che per ottenere risultati bisogna dare sempre il cento per cento e sono convinto che ci siano tutte le coordinate per fare un buon percorso».

Calato il sipario sul mercato, intanto, lo staff tecnico potrà concentrarsi solo sulle vicende legate al campo: «La fine del mercato apre un orizzonte meno cupo e più sereno. Sono molto soddisfatto di ciò che abbiamo fatto. Vorrei sottolineare la capacità della proprietà e del ds Lupo di stoppare alcune trattative e di trattenere giocatori che per noi sono molto importanti. L’acquisto di Monachello? È un giocatore che conosciamo e che ha fatto tutta la trafila nelle giovanili azzurre. Avevo bisogno di un’altra punta e di un altro tassello che mi desse delle certezze in un reparto che già offre delle buone soluzioni. Dovrà dare tutto se stesso per cercare di ritagliarsi uno spazio importante e conquistare la piazza». Il neo-acquisto non fa parte della lista dei convocati. Al Rigamonti, Tedino dovrà fare di necessità virtù ‘inventandosi’ una formazione sperimentale senza i nazionali (il portiere Posavec, i difensori Cionek e Struna, i centrocampisti Jajalo e Chochev, a segno con la sua Bulgaria, oltre all’esterno Aleesami e agli attaccanti Nestorovski e Trajkovski). Con interpreti diversi, in ogni caso, il tecnico dovrebbe confermare il modulo 3-4-1-2 puntando su Coronado sulla trequarti a supporto del tandem Embalo-La Gumina. In difesa, reparto che sarà gestito da Bellusci al rientro dopo il turno di squalifica, il polacco Dawidowicz è favorito su Accardi.

Antonio La Rosa

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