Zanne, annullata l’edizione 2016 del festival rock «Criticità logistiche, il parco Gioeni è inadeguato»

Un evento internazionale che, nelle scorse edizioni, è riuscito a portare a Catania alcuni tra i nomi più noti della scena musicale contemporanea. Zanne festival, la tre giorni di rock diretta da Nicola Compagnini, quest’anno non si farà.  A darne l’annuncio sul sito ufficiale è stato il direttivo della manifestazione artistica che annuncia lo stop per «gravi problemi logistici». L’edizione 2016 si sarebbe tenuta tra il 22 e il 24 luglio.

La marcia indietro, secondo gli organizzatori, è stata provocata da una serie di incompatibilità con il luogo dove l’evento è stato ospitato sin dal primo anno: il parco Gioeni. Una location ritenuta ormai «inadeguata» vista la crescita esponenziale dei partecipanti. Ma non solo. Ad aver incentivato il trasloco sarebbero state anche alcune frizioni con il Comune di Catania, dovute forse al cattivo stato in cui normalmente è tenuto il giardino pubblico. «La nostra è una scelta difficile – scrive il direttore artistico in una nota ufficiale – che richiede un ripensamento totale delle dinamiche di interfacciamento tra pubblico e privato, vero punto debole di tutto il festival, il cui progetto di riqualificazione del parco Gioeni, luogo d’elezione e sede naturale dell’evento, non ha sortito gli effetti sperati».

Non è infatti un mistero che, anche nelle scorse edizioni, i componenti dello staff e le persone che hanno lavorato direttamente all’allestimento del festival si siano più volte lamentate del degrado in cui versa l’area verde costruita sulla collinetta alla fine di via Etnea e inaugurata negli anni Novanta dal neoeletto sindaco Enzo Bianco. «Quando siamo arrivati noi il parco Gioeni era in condizioni pietose – racconta a MeridioNews uno dei tanti operai che negli anni scorsi ha partecipato all’organizzazione  – l’ingresso superiore, quello di via Leucatia, era totalmente al buio, con i pali della luce distrutti».

«Ci sono poi stati dei problemi di corrente perché non c’erano i punti adatti per collegare le attrezzature e c’erano anche delle perdite di acqua che, per quello che ne so io, ha fatto sistemare l’organizzatore». Le aree di scarico dei camion a quanto pare, sarebbero inoltre molto lontane dal luogo in cui poi viene montato il palco, creando problemi di trasporto. «Portare i materiali in quelle condizioni – spiega – diventa pesante oltre che pericoloso». Insomma organizzare un evento in quelle condizioni, conclude il lavoratore, «è una follia. Se si è fatto non è certamente grazie all’amministrazione quanto, piuttosto, a chi ha organizzato».

La notizia coglie alla sprovvista l’assessore alla Cultura Orazio Licandro, che però si dice dispiaciuto e pronto a intervenire per favorire un ripensamento. «Noi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione da parte dell’organizzazione – spiega Licandro a MeridioNews –  ma mi dispiace molto che una bella realtà come questa abbia deciso di non portare avanti l’evento. Se è possibile fare qualcosa lo facciano sapere a me o al collega Rosario D’Agata che ha la delega all’Ambiente». Ma anche l’assessore D’Agata, contattato dalla nostra redazione, sembra non essere al corrente della decisione di Compagnini: «A noi non risulta nulla, non ho avuto nessun progetto e nessuna richiesta». 

Per quanto riguarda lo stato del parco il membro della giunta chiarisce: «La situazione è sempre la stessa, ci sono dei punti critici che potrebbero essere superati ma non possiamo cambiare tutto in un secondo con una bacchetta magica. Ciononostante proprio in questi anni abbiamo fatto diverse iniziative, con associazioni di volontario, con gli scout e con i ragazzi dell’accademia delle Belle arti che hanno realizzato alcune panche di alto valore artistico. Se per le performance di Zanne questo non è sufficiente, non saprei cosa dire. È una scelta loro».

Mattia S. Gangi

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