Youth Guarantee: sulla certificazione del credito, Ispettorato del Lavoro di Palermo come una lumaca

POLEMICHE A NON FINIRE NEL SETTORE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE. LA FILIERA DEI SERVIZI FORMATIVI CONTINUA AD ESSERE MASSACRATA. LA DENUNCIA DEL SINDACATO USLAL

Diffida accertativa ai fini del recupero del credito vantato dagli operatori ex sportellisti nei confronti degli enti di appartenenza, accantonamento del trattamento di fine rapporto (Tfr), assunzioni di presidenti di enti formativi al Ciapi per il progetto ‘Spartacus’. Sono alcune delle richieste avanzata dal sindacato autonomo Uslal al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, all’assessore al Lavoro, Giuseppe Bruno e al dirigente generale del dipartimento Lavoro, Anna Rosa Corsello.

La denuncia del citato sindacato autonomo è stata indirizzata anche al procuratore capo della Repubblica di Palermo.

L’Uslal lancia pesanti sospetti sull’operato degli uffici dell’Ispettorato del Lavoro di Palermo che risponderebbe con la lentezza di una lumaca alle richieste di certificazione del credito vantato dai lavoratori nei confronti del proprio ente. Una ragione di fondo potrebbe esserci.

La certificazione dell’Ispettorato sul credito vantato dal lavoratore è propedeutica per l’azione legale esecutiva nei confronti dell’assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale e non più a danno dell’ente formativo. Questo in linea con quanto previsto dall’articolo 2 della Legge regionale n.25 del 1 settembre 1993.

Dal canto suo, il Governo del presidente Rosario Crocetta, anziché fare chiarezza sull’operato degli uffici diretti dalla dottoressa Corsello, in quanto alla guida del dipartimento Lavoro, si è attrezzato per portare in Ars un testo di legge che se approvato rischia di azzerare ogni forma di tutela dei lavoratori.

Che ci sia in atto il tentativo di insabbiare il più possibile la certificazione del credito per evitare che migliaia di lavoratori decidano di aggredire direttamente, come in molti casi è già avvenuto con risultati positivi, i conti correnti della Regione siciliana? E’ forse un modo per tutelarsi dalla possibile bancarotta qualora l’assessorato Lavoro e quello della Formazione professionale dovessero ritrovarsi a pagare direttamente i lavoratori?

Richiamiamo il contenuto della nota dell’Uslal inviata in redazione dal segretario regionale della federazione Scuola e Formazione professionale, Nino Spallino.

“Sembra incredibile, ma è vero – racconta Spallino – sono passati infruttuosamente più di cinque mesi dalla richiesta avanzata dall’Uslal all’Ispettorato del lavoro di Palermo per avere certificato il credito vantato da alcuni operatori nei confronti degli Enti gestori”.

“Dell’ingiustificato ritardo, l’Uslal – chiarisce il segretario regionale di settore – ha informato e chiesto l’intervento del presidente Crocetta, dell’assessore al Lavoro Bruno, del dirigente generale dottoressa Corsello e del procuratore capo della Repubblica di Palermo”.

“Decine di volte abbiamo sollecitato l’ispettorato del Lavoro ad evadere le richieste degli operatori avanzate per il tramite dell’Uslal – tuona Spallino – dispiace dire che puntualmente le assicurazioni forniteci non hanno, fino alla data odierna, trovato riscontro”.

“In una delle tante note di sollecito inviate all’Ispettorato – aggiunge il dirigente sindacale – abbiamo anche manifestato la nostra forte preoccupazione per ritardo. Ad avviso dell’Uslal – sottolinea – più passa il tempo per l’avvio delle procedure per ottenere il credito e più si affievoliscono le possibilità di recuperarlo”.

“Addirittura il recupero del credito – rileva preoccupato Spallino – potrebbe essere compromesso qualora gli enti interessati dovessero dichiarare fallimento”.

“La richiesta del provvedimento della diffida accertativa non è la sola avanzata all’Ispettorato provinciale del Lavoro – precisa l’esponente regionale del sindacato autonomo –

L’Uslal ha avanzato, per alcuni Enti, formale richiesta di verifica sulla regolarità e puntualità dell’accantonamento del Tfr. Inoltre, al medesimo Ispettorato – rilancia – è stato chiesto di accertare se il Ciapi di Priolo, per la realizzazione del progetto Spartacus, ha assunto Presidenti di Enti gestori”.

“Aspettiamo fiduciosi che giunga una risposta e che si faccia chiarezza a tutela delle legittime aspettative dei lavoratori”.

Rileviamo come gli ex sportellisti continuino ad essere massacrati da ritardi che non ne permettono alcun ristoro economico. Di tornare al lavoro ancora non se ne parla. Adesso, secondo quanto denunciato dall’Uslal, anche il problema del ritardo nel rilascio della certificazione del credito vantato ai fini dell’azione esecutiva volta a ottenere le spettanza pregresse.

Il presidente Crocetta si renda conto di quanto sta accadendo prima che sia troppo tardi ed attivi misure straordinarie per pagare gli ex sportellisti, ridotti alla fame.

Un’ingiustizia che la Sicilia oggi non può permettersi perché per risalire la china e ridurre il tasso di disoccupazione giovanile serve la professionalità degli ex sportellisti da utilizzare nelle azioni previste dalla Youth Guarantee.

Giuseppe Messina

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