IL SINDACATO SI METTE DI TRAVERSO E PRENDE LE DISTANZE DAL CIAPI DI PRIOLO. SOTTO ACCUSA LOPERATO DEL PRESIDENTE ORTISI. INTANTO I 1800 LAVORATORI ATTENDONO LA RIPRESA AL LAVORO CHE TARDA AD ARRIVARE
Non si placano le polemiche intorno al bando comunitario ad hoc, confezionato dal Ciapi di Priolo, ripresentato in queste ore dal Ciapi e destinato a circa 8 mila lavoratori iscritti allAlbo regionale degli operatori della Formazione professionale.
Dopo la presa di posizione dello Snals Confsal che ha contestato lipotesi di accordo sottoscritto ed il contenuto dello stesso bando, adesso anche la Uil non ci sta. In un comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale, l’organizzazione sindacale critica loperato del Ciapi, additando i vertici come responsabili dello stop allassunzione dei mille e 800 operatori ex sportellisti.
Diciamo no a questo atteggiamento del Ciapi – dichiara Raimondi, segretario regionale della Uil. Abbiamo fatto di tutto per raggiungere un compromesso sulle questioni più rilevanti – spiega il dirigente regionale della Uil – abbiamo accordato assieme alle altre sigle sindacali tutte le deroghe possibili pur di agevolare l’avvio effettivo del programma, abbiamo chiesto ai lavoratori di rinunciare a pezzi consistenti di retribuzioni pur di assicurare il lavoro per il futuro, ma non è valso a nulla.
Adesso basta – tuona Raimondi – non possiamo accettare il metodo di chi raggiunge al tavolo un accordo e l’indomani lo rinnega e, con cieca intransigenza, va dritto per la sua strada anche contro la volontà dell’Assemblea regionale siciliana e della stessa Amministrazione regionale.
Al presidente del Ciapi di Priolo, che ha minacciato più volte di dimettersi – afferma Raimondi diciamo che lo faccia pure: si dimetta. Quanto al Governo regionale, nomini immediatamente il nuovo consiglio di amministrazione.
AllAmministrazione regionale chiediamo unaccelerazione – conclude il segretario regionale della Uil siciliana – e si vada speditamente avanti nell’attuazione del Piano regionale della Youth Guarantee attraverso la definizione del nuovo bando.
Nota a margine
Sono trascorsi tre mesi ed i mille e 800 operatori ex sportellisti attendono di riprendere a lavorare. Dovè finita la tracontante certezza sul mantenimento dei posti di lavoro, sguainata in più occasione dalla dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale del dipartimento Lavoro?
Come abbiamo già riferito in altra parte del giornale, a nostro modesto avviso il Governo regionale nel suo complesso e i vertici amministrativi del dipartimento della Formazione professionale dovrebbero uscire dallambiguità e smetterla di raccontare bugie.
Il Governo – con lavallo delle organizzazioni sindacali che non hanno battuto ciglio – ha licenziato quasi mille e 800 persone. Con la connivenza delle stesse organizzazione sindacali li prende in giro, dicendo che con i bandi comunitari verranno riassunti. Bugie allo stato puro. Ribadiamo: lo stesso bando ripresentato in queste ore dal Ciapi di Priolo è una forzatura. Bruxelles potrebbe obiettare molto sulla restrizione a circa 8 mila soggetti iscritti all’Albo.
Basta con questa presa in giro! Gli operatori ex Spartacus vanno tutelati con i fatti e non a parole. Il Governo e lAmministrazione regionale hanno assunto precisi impegni anche con il Parlamento siciliano. Ed allora che mantengano gli impegni, altrimenti dicano apertamente che hanno fallito e vadano a casa. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, prenda atto che così non va più e che per cambiare registro occorre un suo autorevole intervento.
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