Youth Guarantee: nuovo incontro con i sindacati. Pronto il miracolo politico?

SARA’ LA VOLTA BUONA PER I CIRCA 1800 OPERATORI EX SPORTELLISTI? LA SETTIMANA E’ QUELLA GIUSTA? LA PROPOSTA DELLO SNALS CONFSAL E LA BOCCIATURA PER GLI ENTI FORMATIVI NELLA GESTIONE DEI SERVIZI FORMATIVI DELL’UNIONE LAVORATORI LIBERI

Altra settimana volata via e altro tempo perso. Mentre il mese di maggio si accinge a voltare le spalle entra di scena la settimana più attesa di questa prima parte del 2014. Il 25 maggio si voterà per il rinnovo del Parlamento europeo. E lo diciamo perché in occasioni elettorali in Sicilia nel passato è successo di tutto e di più. Miracoli che la politica ha consegnato ai siciliani. Succederà anche questa volta? Accadrà che finalmente circa mille e 800 famiglie potranno abbracciare un posto di lavoro e ringraziare le imminenti elezioni europee?

Un fatto è certo. Tutti gli incontri precedenti al 22 aprile 2014, data di chiusura del progetto Spartacus, ad oggi non hanno prodotto che ‘un ficosecco’. In scena la vertenza lavorato riva degli ex sportellisti ‘bidonati’ dal Governo del presidente Rosario Crocetta e dalla dottoressa Anna Rosa Corsello, la dirigente generale tutto-fare. I due avevano promesso la proroga del progetto Spartacus, rimasta lettera morta.

Quindi un ulteriore incontro promosso dal Governo regionale con i sindacati per tirare fuori dal cilindro la soluzione. Siamo nella settimana delle votazioni, no? E che venga questa benedetta soluzione se serve a restituire serenità alle famiglie dei lavoratori interessati.

Intanto, sappiamo per certo che, dall’incontro con i sindacati dello scorso 16 maggio, l’esecutivo regionale non ha mutato la politica delle chiacchiere, rinviando ogni decisione. Forse per tirarla fuori a ridosso del 25 maggio, giorno in cui i cittadini siciliani saranno chiamati a scegliere la rappresentanza parlamentare al Parlamento europeo. Sul modello del Ciapi che ha tirato fuori i contratti proprio nei giorni caldi delle elezioni.

Le cronache raccontano, difatti, come la dottoressa Corsello, dopo aver liquidato le associazioni degli enti formativi per i tempi lunghi legati alla necessità di un bando per l’assegnazione agli operatori del sociale le misure della ‘Youth guarantee’ e perché dal ministero al Lavoro sarebbe arrivata la risposta negativa all’apertura al privato, ha mantenuto la centralità nella vertenza. Ed in questo sarebbe stata brava visto che ha scalzato l’assessore al lavoro, Giuseppe Bruno.

Indiscrezioni confermerebbero, invero, che nel piano regionale presentato dalla Sicilia al ministero del Lavoro ci sarebbe solamente l’individuazione del soggetto pubblico e non anche il privato.

Da quanto appreso sarebbe stata proprio la dottoressa Corsello, infatti, a tracciare l’azione politica. Come mai? È stata la stessa ad aver comunicato alle rappresentanze sindacali la decisione, squisitamente politica come dicevamo, di individuare il Ciapi come soggetto intermedio per la gestione delle azioni prevista dal piano della “Garanzia giovani”. E per garantire da subito gli stipendi ai mille e 754 ex operatori ci sarebbero disponibili le economie derivanti dagli Avvisi 1 e 2 del 2010 pari a diciannove milioni di euro.

Ci chiediamo, i diciannove milioni di euro sono veramente disponibili? La domanda non è peregrina, visti i ritardi nelle procedure di chiusura delle rendicontazioni dei progetti finanziati con gli Avvisi citati c’è il fondato sospetto che una buona parte di queste risorse non sia disponibile.

Il Governo, nel frattempo, starebbe cercando le soluzioni per offrire un contratto a tempo determinato i mille e 754 operatori ex sportellisti. All’ennesimo incontro saranno presenti i vertici del Ciapi di Priolo. La riunione dovrebbe partorire un accordo trilaterale tra Governo regionale, sindacati e l’ente di formazione di proprietà della Regione. Il risultato finale dovrebbe essere un contratto a tempo determinato per dodici mesi. Sarà così?

All’incontro dello scorso 16 maggio ha partecipato anche l’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra che ha fornito i soliti numeri nella confusione che caratterizza il suo progetto di riorganizzare il settore.

Nella rimodulazione del piano formativo ci sarebbero 97 milioni di euro per avviare i corsi a partire dal giugno prossimo e 43 milioni di euro da gestire con lo strumento del “voucher “. Nel valzer dei numeri l’assessore Scilabra ha parlato di 42 milioni di euro per la misura dell’esodo. Una parte dovrebbe essere indirizzata al prepensionamento ed una quota assegnata all’incentivo all’esodo che dovrebbe prevedere una dotazione di 20 mila euro a fondo perduto per ciascun lavoratore accompagnata ad una fase di start up d’impresa. Al lavoratore che abbandona il settore ma che avvia una nuova attività ci sarebbe l’affiancamento, con azioni di tutoraggio e consulenza, di Sviluppo Italia Sicilia.

Lo Snals Confsal ha chiesto all’assessore Scilabra che la programmazione possa essere orientata verso i lavoratori, in modo tale che possano ricevere regolarmente gli stipendi.

“Abbiamo avanzato all’assessore alla Formazione professionale la proposta di una direttiva che consenta agli enti di ricevere direttamente il cento per cento delle risorse destinate alla voce personale – dice Giuseppe Milazzo, coordinatore regionale Snals Confsal settore Formazione – visto che gli enti comunque dovranno emettere una fideiussione bancaria o assicurativa per entrare in possesso del finanziamento”.

Raccogliamo anche la posizione sulla vertenza degli ex sportelli multifunzionali dell’Unione lavoratori liberi, raccolta in un documento pubblicato sul sito istituzionale.

“Questa associazione di lavoratori è convinta che il sistema degli enti di formazione non possa più rappresentare il futuro di un sistema di qualificazione degli utenti che guarda al mercato del lavoro, non possa garantire né i livelli occupazionali e retributivi del personale che opera nel settore, e non possa all’uopo fornire alcuna soluzione all’intenzione del riordino che l’amministrazione regionale vorrebbe attuare. Unione Lavoratori Liberi ritiene che il Ciapi di Priolo possa essere, fino a riforma organica del settore, l’organismo che debba gestire, per conto della Regione siciliana, l’intero comparto delle attività formative e delle politiche attive del lavoro, in quanto unico ente strumentale della regione che assicura imparzialità, efficacia, efficienza e trasparenza delle azioni previste”.

 

 

Giuseppe Messina

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