Youth Guarantee: impreparato il Governo regionale, saltato ieri sera il tavolo sindacale

DOPO UNA LUNGA ED ESTENUANTE GIORNATA, NELLA TARDA TARDA SERATA DI IERI SINDACALISTI E LAVORATORI SONO STATI COSTRETTI AD ABBANDONARE IL PRESIDIO IN SALA BLU A PALAZZO D’ORLEANS. IL QUADRO DESOLANTE DI UN GOVERNO REGIONALE ALLO SBANDO

Nulla di fatto, tutto rinviato al 12 maggio prossimo. Ieri, dopo una lunga giornata di sciopero dei lavoratori della Formazione professionale, con l’occupazione pacifica di piazza Indipendenza a Palermo e della Sala Blu di Palazzo d’Orleans, sindacalisti e lavoratori sono stati costretti ad abbandonare i locali del palazzo per decisione assunta dagli assessori presenti, Nelli Scilabra, assessore alla Formazione professionale e Giuseppe Bruno, titolare della delega al Lavoro. Buttati fuori senza uno stralcio di documento, di impegno scritto? Così sembra da quanto appreso.

C’è tanta delusione tra le migliaia di lavoratori delle filiere ‘Interventi formativi’ e ‘Servizi’ per quanto accaduto ieri. Dalle indiscrezioni assunte sembrerebbe che i lavoratori liberi del Comitato ex sportellisti proseguiranno la protesta lunedì 12 con concentrazione dei operatori in piazza Marina, sempre a Palermo, e successivo corteo fino a piazza Indipendenza dove ha sede Palazzo d’Orleans.

L’esecutivo di Rosario Crocetta, ieri, si è presentato, tanto per cambiare, senza soluzioni esaustive. Restano in piedi tutte le criticità che da mesi soffocano il futuro lavorativo di mille e 800 operatori degli ex Sportelli multifunzionali ed oltre 4 mila lavoratori degli Interventi formativi.

Non si sono fatti passi in avanti, anzi si sarebbe registrato un arretramento delle condizioni generali di garanzia dei lavoratori. Dopo le rassicurazioni di ieri dell’assessore Bruno e della dottoressa Anna Rosa Corsello, la dirigente generale tutto-fare, che sono seguite a quelle “sciorinata” lo scorso 7 maggio in commissione Cultura e Lavoro all’Ars, è venuta fuori la verità che questo giornale ha purtroppo anticipato: le procedure propedeutiche per l’aggancio delle attività corsuali in scadenza al 7 giugno prossimo e per i Servizi formativi scaduti lo scorso 22 aprile non sono ancora completate. Governo regionale quindi impreparato, ritardatario, confusionario. In una sola parola: inadeguato. È questo il senso di quanto accaduto ieri.

Sarebbe stato tirato fuori un crono programma delle attività:

lunedì 12 maggio incontro con il partenariato sociale per presentare il Piano della ‘Garanzia giovani’ (Youth Guarantee)

martedì 13 maggio approvazione della delibera di giunta del piano regionale della Youth Guarantee

mercoledì 14 o giovedì 15 sottoscrizione della convenzione al ministero del Lavoro.

Anche ammesso che, in controtendenza con quanto fatto finora, il Governo Crocetta dovesse riuscire a rispettare le scadenze, resta in piedi un grande interrogativo: perché trascinarsi fino al 15 maggio per mettere in pista una procedura amministrativa in grado di avviare le attività necessarie a garantire 6 mila lavoratori? È legittimo sospettare che il ritardo sia stato voluto per spostare la decisione ad una settimana dalle votazione alle elezioni europee?

Pare che l’assessore Bruno, nel marasma di ieri sera, abbia assunto l’impegno di sbloccare il prossimo lunedì i 18 milioni necessari a saldare tre mensilità agli operatori ex Spartacus. Ci auguriamo per i mille e 754 operatori del progetto Spartacus che venga mantenuto l’impegno. Non possiamo però non chiederci: il Ciapi di Priolo che ha subito ritardi nella erogazione della quota a saldo, ed in questo non è diverso dagli enti formativi massacrati dai mancati pagamenti, è riuscito a mantenere in regola il Documento unico di regolarità contributiva (Durc)?

E’ sconcertante la proposta avanzata dal Governo regionale al tavolo sindacale di ieri sera circa la scelta del contratto di collaborazione a progetto come soluzione praticabile. In poche parole, per i lavoratori significherebbe l’interruzione del ‘cassetto previdenziale’, visto che i contributi nel caso del contratto Co.co.pro. sono a gestione separata all’Inps. Una sconfitta su tutti i fronti della concertazione. Una mediazione che non ha portato alcun frutto ed anzi ha ulteriormente allungato i tempi di attesa per una definitiva soluzione.

I lavoratori avrebbero lamentato un certo atteggiamento spocchioso, allorquando i rappresentanti di Governo hanno chiarito, perché non farlo prima?, che le risorse sono gestite dal ministero che le eroga ‘a rimborso’. Quindi, se si lavora e si raggiungono gli obiettivi arriva il rimborso da Roma per pagare anche gli stipendi. Ciò significa anche niente permessi e malattie? Che fine farebbero allora gli istituti contrattuali?

In altra parte del giornale abbiamo rimarcato come lo stato attuale delle cose mettesse a serio rischio la tenuta del Contratto collettivo di lavoro del settore della Formazione professionale. Dopo la giornata inquietante di ieri tutto è possibile.

Giuseppe Messina

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