Wimbledon, il trionfo delle donne

di Roberto Salerno

Dopo i fuochi di artificio degli utlimi due giorni, il torneo di Wimbledon si è dato una calmata. Niente eliminazioni eccellenti, niente recuperi clamorosi, solo qualche curiosità qui e lì. Purtroppo una di queste ci riguarda da vicino. La finalista del Roland Garros, la romagnola Sara Errani, ha conquistato un singolare record negativo.

Opposta ad una tennista dalla storia un po’ particolare, la kazaka Yaroslava Shvedova, numero 142 ancora agli inizi di giugno e risalita in classifica grazie ad un ottimo Roland Garros, la numero 10 del mondo è riuscita chiudere un set senza conquistare lo straccio di un punto: 24 a zero, se ci credete. Saranno gli archivisti a verificare se simile vicenda si fosse mai verificata in passato, noi ci siamo limitati ad una tiepida solidarietà per un ragazza che forse ha bisogno di riposarsi un po’ dopo sei mesi giocati a tutti birra e con uno stress mentale da uccidere quasi chiunque.

L’altra curiosità riguarda il fatto che il risultato finale sia identico a quello della Schiavone, però a favore dell’italiana. Non che ci sia stato anche qui il “perfect set”, ma alla fine l’unica italiana capace di vincere un torneo dello slam è approdata agevolmente agli ottavi di finale, raggiungendo Camila Giorgi.

Poco più tardi, nel pomeriggio di ieri, anche la Vinci è riuscita nell’impresa di superare tre turni a Wimbledon e il risultato di queste curiosità è che per la prima volta nella storia l’Italia è la nazione con più rappresentanti nel tabellone femminile.

L’aria di Varsavia è arrivata sin qui. Le ragazze adesso hanno dei turni complicati, forse impossibili. La Giorgi, affronterà la Radwanska che è la numero 3 del mondo e ha nelle corde il gioco vario che può destabilizzare la ragazzina italiana. Che è stata bravissima sin qui, e ha mostrato che a braccio di ferro anche lei può dire la sua. Che nel tennis contemporaneo è come avere un lasciapassare per le prime dieci. Vedremo ora come se la caverà con una che non è potentissima, ma che ama variare e che ha molta più esperienza di lei e che, a contrario della Petrova, non si abbatte certo alle prime difficoltà.

Chiusissima appare la Schiavone contro la detentrice del titolo e forse più seria candidata a Wimbledon 2012, Masha permettendo, Petra Kvitova. La ceca è entrata nel torneo un po’ incerta, ma nelle due partite successive ha lasciato la miseria di 5 giochi complessivi. La Schiavone dovrà stare attenta a non lasciarsi travolgere.

Qualche speranze, l’abbiamo con la Vinci perché l’austriaca Paszek è una che sui prati si trova bene ma ha faticato moltissimo per arrivare agli ottavi, liberandosi della Wozniacki – ormai sull’orlo di una crisi alla Jankovic – e della Wickmayer dopo partite tiratissime.

Senza sussulti stavolta il torneo maschile. Ieri, dopo lo sconquasso provocato dall’uscita di Nadal, è tornata in campo la parte bassa del tabellone. Rosol ha fallito la prova del nove, quella del giocatore chiamato a confermarsi dopo aver ottenuto un grandissimo risultato. E’ bastato un buon Kolschreiber per rimandare a casa in tre soli set il giustiziere del maiorchino.

I big hanno annusato il sangue, sanno che il vuoto provocato dalla sconfitta dell’ormai ex numero due, spiana la strada per arrivare alla finale. E a Wimbledon nessuno di loro c’è mai arrivato. Nè Del Potro, ristabilitosi dopo l’infortunio di Parigi, né Tsonga, che sembra aver smaltito la tremenda mazzata subita da Djokovic con corollario di march point buttati al vento, né soprattutto Murray che è diventato il favorito della parte bassa del tabellone, ma che sembra sempre più in preda ai fantasmi.

Gli inglesi non vincono uno slam dal 1936 e non lasciano a Murray neanche il tempo di fiatare. Il risultato è che anche stasera Andy èsembrato titubante più di una volta contro quel bel tomo di Baghdatis. Lo scozzese ha persino perso un set ma il tetto, per una volta, ha aiutato il più forte e al rientro dopo la pausa, Murray è volato agli ottavi.

Farà bene a darsi una calmata lo scozzese, perché Cilic forse non ha mantenuto tutte le promesse ma è un cliente pericolosissimo e verosimilmente rafforzatodall’essere uscito fuori da una partita infuocato contro Querrey chiusa solo al 17/15 del quinto set.

 

Wimbledon terzo turno s.m. Murray b. Baghdatis 7/5 3/6 7/5 6/1; Cilic b

Querrey 7/6 (6) 6/4 6/7 (2) 6/7 (3) 17/15; s.f. Shvedova b. Errani 6/0 6/4;

Schiavone b. Zakopalova 6/0 6/4; Vinci b. Lucic 7/6 (4) 7/6 (3)

Tutti i risultati su www.wimbledon.com

 

Foto di prima pagina: Francesca Schiavone (tratta da solosportss.wordpress.com)

A destra, foto di Roberta Vinci

 

 

 

 

 

Roberto Salerno

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