White sparkle, corto etneo con star Usa L’autore? Francesco Di Mauro, classe ’92

Realizzare un cortometraggio che vede per protagonista un chitarrista americano, Trace Bundy, acclamatissimo negli States. Che per partecipare alle riprese – tutte rigorosamente programmate nella provincia etnea – ha addirittura fissato una delle tappe del suo tour europeo a Catania. Se poi il regista, ideatore e autore della pellicola è un ragazzo catanese di appena 20 anni – con un curriculum da fare invidia ai colleghi più vecchi di almeno un paio di lustri – l’impresa risulta ancora più clamorosa. C’è riuscito il giovane cineasta Francesco Di Mauro, classe ’92, catanese di nascita e brillante studente del Centro sperimentale di cinema di Roma, che conta appena 12 selezionati tra gli aspiranti filmmaker di tutta Italia. Che per il suo ultimo lavoro – dal titolo White sparkle – ha scritturato per il ruolo principale il musicista statunitense Trace Bundy, chitarrista, tastierista e cantante prodigio, diventato un vero fenomeno sui siti web d’oltreoceano grazie ad alcune tecniche innovative applicate alle sue produzioni musicali. E che ieri sera ha suonato per la prima volta in Italia sul palco dei MercatiGenerali.

La locandina del concerto ai MercatiGenerali

Un incontro fortuito quello tra Francesco e Trace, avvenuto grazie alla piattaforma video più famosa del mondo. Il giovane regista stava lavorando alla trama del suo corto, incentrato sulla vita – tragica ma a lieto fine – di un chitarrista di fama internazionale, tra flash back negli anni ’90 e un live set dei giorni nostri. Così, durante una ricerca su internet, si è imbattuto in un video del musicista americano. «L’ho trovato per caso un anno fa su You Tube e mi ha colpito – racconta Francesco. Così l’ho contattato per proporgli di apparire nel mio film. Lui è stato subito molto disponibile e ha accettato la mia proposta. Adesso tra noi è nata una vera e propria amicizia».

La trama del film, però – come tiene a precisare il regista – è di pura finzione, non è basata sulla vita vera di Trace, «lui interpreta solo il ruolo del chitarrista». Le riprese che lo vedono protagonista, hanno preso il via proprio ieri sera, nel corso del concerto ai Mercati, e si protrarranno fino a domenica 28. E questa è stata anche la prima volta in cui si è esibito davanti a un pubblico italiano. «Trace stava programmando un tour europeo, ma l’Italia non faceva parte delle sue tappe. Con la scusa di raggiungermi per girare il corto, ha previsto anche una data catanese». Una buona occasione per portare in Sicilia un artista del suo calibro.

Un protagonista d’eccezione e scene girate durante un vero concerto dal vivo non sono le uniche armi vincenti di White sparkle. «Possiamo contare su tecnici e professionisti del settore tra i più bravi nel sud Italia, e di attrezzature all’avanguardia», spiega orgoglioso Francesco. Che oltre ad essere regista ed autore, del suo corto è anche produttore. E’ infatti il fondatore della casa di produzione Ciclope film. «Per realizzare tutto – aggiunge senza rivelare di più – abbiamo vinto un bando di concorso per un finanziamento». Una buona base per la gestazione di una pellicola con grandi ambizioni: «presentermo White sparkle ai festival di Venezia, Cannes e al David di Donatello. Abbiamo tutte le carte in regola». Compreso un cast di giovani attori molto promettenti, assicura.

Ma White sparkle non è il primo successo di Francesco, che la passione per il cinema la coltiva da quando era appena un bambino. «Ho cominciato a nove anni», racconta a CTzen. «Da ragazzino mi piaceva girare video e mi cimentavo a realizzare anche degli strumenti che potessero migliorare le riprese che facevo». La stoffa non gli mancava e i primi frutti sono arrivati prestissimo, tra i banchi del liceo scientifico Vaccarini di Catania. «Al primo anno ho vinto un concorso nazionale grazie ad un cortometraggio realizzato a scuola». Poi, a 16 anni, ha scritto la sceneggiatura del film «di strada» Beddi valenti. Prima di diplomarsi, è stato autore – insieme ad compagno di classe – di un trattamento cinematografico acquistato dal Vaticano, che ha fatto da base al film The Palatine Guard. Ma la sua opera più famosa è The Time Arc, sceneggiatura scritta in collaborazione con la Orange production, diventato in seguito un documentario da lui stesso diretto. Adesso è uno dei 12 studenti del selezionatissimo Centro sperimentale di cinema a Roma. Quando si dice che il talento non ha età.

[Foto di Francesco Di Mauro su Facebook]

Perla Maria Gubernale

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