Una volta le ha pure rotto il setto nasale. Le altre l’aveva malmenata, minacciando di uccidere il primogenito di otto mesi. Una storia di violenza tra le mura domestiche, avvenuta tra il maggio e il dicembre 2015, perché la sua compagna era incinta di una figlia femmina, anziché di un altro maschio come lui avrebbe voluto.
La polizia di Catania ha notificato un avviso di conclusione delle indagini al 26enne T. C., accusato di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Aveva già subito un primo ammonimento da parte della questura, ma questo non era bastato. Nel 2015 la sua compagna ha denunciato gli abusi e, insieme al primo figlio, è stata portata in una struttura protetta.
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