Il video della rissa a fine primo tempo della partita del campionato di Eccellenza tra Vittoria e Paternò è stato visualizzato ovunque. Persino il quotidiano sportivo spagnolo El mundo deportivo lo ha pubblicato nella sua versione web. La partita era stata sospesa dal direttore di gara Claudio Iapichino, con le espulsioni di sette giocatori per parte. Il giudice sportivo ha deciso di assegnare oltre 56 giornate di squalifica complessive e per entrambe le squadre è stata decretata la sconfitta a tavolino e una multa di oltre seicento euro. «Mi vergogno dei miei giocatori», dichiara in conferenza stampa il presidente del Vittoria calcio, Salvatore Barravecchia, secondo cui le responsabilità sarebbero solo dei singoli coinvolti.
La polemica si era inacerbita nel corso della settimana. Le squalifiche, contestate da entrambe le società, hanno colpito anche giocatori non effettivamente coinvolti nella rissa – e non sanzionato, ad esempio, uno degli aggressori, il numero otto biancorosso De Guido. Per le due squadre, in lotta per una posizione favorevole nei play-out (che gli consenta di evitare la retrocessione), sorgono difficoltà riguardo la formazione da schierare nel prossimo turno di campionato. Preoccupazioni che sembrano irrilevanti, considerate le conseguenze che la vicenda ha scatenato.
Ieri pomeriggio si è tenuta, allo stadio comunale Cosimo, la conferenza stampa dell’associazione calcistica dilettantistica Vittoria. Una presa di posizione pubblica, considerato il clamore della vicenda. Il presidente Barravecchia annuncia che lascerà la guida della società alla fine della stagione. Per lui, la responsabilità di quanto accaduto è dei singoli giocatori. «Voglio che paghino come si deve, non voglio che sia la città di Vittoria a pagare tali raptus di follia».
«Tre dei giocatori coinvolti (Esposito, il numero 10, uno dei protagonisti dell’aggressione; Sgambato e Santarpia, ndr) non fanno più parte dell’organico della squadra», continua Barravecchia, anch’egli squalificato, per «contegno irriguardoso» nei confronti dell’arbitro. «Per quanto riguarda De Guido, saranno gli esiti giudiziari a pronunciarsi», aggiunge, spiegando che attende con fiducia le indagini, a cui collaborerà fornendo il video che è stato poi condiviso sul web.
Il capitano De Vito, a nome della squadra biancorossa, si scusa pubblicamente per l’accaduto. Insieme a Barravecchia ribadisce poi il massimo impegno per l’obbiettivo del finale di stagione: la salvezza. Anche l’allenatore Seby Catania, ascoltato ai microfoni di un’emittente locale, sembra concentrato soprattutto sul proseguimento del campionato. Giudica «surreale» il clima presente, dopo la fatica per trovare l’equilibrio in pochi mesi, dopo il cambio di tecnico e di un numero consistente di giocatori. Incalzato sulla vicenda, commenta: «Mi dispiace che i miei giocatori passino per vittime, non è così. Chi ha perso è comunque il calcio».
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