«Il restauro di Villa di Napoli è già stato finanziato e partirà quando con il decreto di finanziamento saremo in grado di bandire la gara d’appalto. Si tratta comunque di tempi brevi». Un messaggio di speranza quello che la soprintendente ai Beni culturali Lina Bellanca lancia durante la conferenza stampa sulle attività conclusive del progetto Memorie Sceniche. Circa un milione e mezzo di euro sono stati stanziati dalla Regione per il recupero del monumento. Intanto, prima dell’avvio ai lavori di restauro, le associazioni Cerism, People Help the People ed E.D.F Kronos Onlus.continueranno a gestire Villa di Napoli.
L’annuncio arriva questa mattina alla conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Ajutamicristo alla presenza di Lina Bellanca, soprintendente ai Beni Culturali, Maria Natoli, presidente dell’associazione Cerism, Giuseppe Labita, presidente dell’associazione People Help the People e Tommaso La Mantia del dipartimento Agraria dell’Università degli Studi di Palermo. «Ci sono i presupposti per il proseguimento della convenzione tra noi e le associazioni che si sono occupate del giardino» ha affermato Bellanca. E così per le associazioni che da circa due anni e mezzo si prendono cura del giardino di via Speciale e Villa di Napoli non è un addio ma un arrivederci. Dall’orto didattico alle attività culturali, la musica, gli spettacoli, le letture fino ai laboratori portati avanti dai giovani studenti di agraria.
«Il progetto Memorie Sceniche ha dimostrato come la sinergia tra pubblico e privato può salvare un bene – ha detto il presidente di People Help the People, Giuseppe Labita – Le molteplici attività realizzate durante il progetto e presentate oggi vogliono essere un punto di inizio e non la fine di un percorso. I partner si sono già uniti in un consorzio che si chiamerà Memorie Sceniche». Un consorzio che ha regalato un’altra possibilità a un bene da troppi anni messo in ginocchio dall’abbandono e dal degrado. Incontri con autori e poeti, spettacoli, riflessioni sull’arte e il paesaggio, concerti, sono solo alcune delle iniziative estive che hanno animato l’antico spazio verde di via Francesco Speciale.
Il progetto, curato dalle associazioni C.e.ri.s.m., People Help the People ed E.D.F Kronos Onlus in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo e la Soprintendenza ai Beni Culturali, è stato cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Recuperare gli spazi pubblici non fruibili, generare aree di aggregazione, di cultura, di formazione e informazione è l’obiettivo del piano, che si è ampliato occupandosi anche del Castello di Maredolce.
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