A quasi due anni dal cedimento della variante sul viadotto Scorciavacche, sulla Palermo-Agrigento, spuntano dei nomi eccellenti sul registro degli indagati della Procura di Termini Imerese. Tra questi c’è anche Pietro Ciucci, allora presidente dell’Anas, insieme al condirettore generale Alfredo Bajo, Stefano Liani e Michele Vigente, rispettivamente direttore del settore nuove costruzioni e vice direttore Centro-Sud dell’azienda. La rampa di accesso al viadotto, la cui apertura era stata anticipata, aveva ceduto appena una settimana dopo l’inaugurazione avvenuta a Natale del 2014. Diversi i reati contestati a vario titolo dal sostituto procuratore termitano Giovanni Antoci: dalla concussione al concorso in falso in atto pubblico.
I vertici nazionali dell’Anas si aggiungono agli altri trenta indagati, tra cui già figurano anchi altre nomi di spicco dell’azienda, come Salvatore Tonti, ex direttore generale di Anas. Sotto la lente dei magistrati c’è l’apertura anticipata della strada, il 23 dicembre 2014, che sarebbe stata imposta dagli indagati, tra cui anche Nino Bevilacqua, consulente della Bolognetta Scpa, azienda in cui partecipavano la coop Cmc di Ravenna, Tecnis e Ccc di Bologna.
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