Una campagna di fundraising per restaurare il santuario Maria Santissima di Valverde, nel Catanese, danneggiato dopo alcune alluvioni che hanno causato il cedimento di un pilastro della struttura. È questa la nuova missione, ribattezzata Un pilastro per Maria, dell’associazione culturale TerSicula, che da anni lavora a sostegno della comunità etnea con iniziative culturali e sociali. «Dal 2015 organizziamo screening sanitari gratuiti, lo sportello del cittadino in cui si offrono consulenze e primo soccorso, l’appuntamento con lezionando, in cui un gruppo di studenti universitari dà lezione ai giovani a cifre contenute ed eventi come presentazioni di libri e dibattiti», spiega Lucia Tuccitto, responsabile culturale e promotrice del progetto.
Oggi l’attenzione si concentra sull’edificio religioso affidato alla cura pastorale dei padri Agostiniani Scalzi, meta di pellegrinaggi e punto di riferimento per molti giovani valverdesi, che necessita di interventi di messa in sicurezza e restauro da oltre 406mila euro, di cui più di 284mila dovrebbero provenire dai fondi 8xmille della Cei, mentre i rimanenti 122mila dovrebbero essere reperiti tramite la raccolta fondi promossa dalla parrocchia in un conto corrente dedicato, dove confluiranno le offerte di fedeli e imprenditori locali.
Ma anche di tutti i cittadini, disposti a dare il proprio contributo partecipando agli eventi di beneficenza in programma: «Il 9 marzo avremo una cena alla Masseria Carminello di Valverde – chiarisce Tuccitto – sponsor della manifestazione. Sarà un momento importante per presentare le aziende che hanno partecipato alla raccolta fondi (finora sono stati raccolti 22.500 euro) tra cui i vini di Mimmo Costanzo, mentre al parco commerciale Centro Sicilia di Misterbianco – continua – sarà possibile partecipare alla raccolta fondi tramite commercianti e teche disposte lungo i corridoi».
L’impegno per il territorio rappresenta il core business dell’associazione, particolarmente legata al santuario. «È un bene architettonico e storico risalente al 1040 di notevole importanza – dice Tuccitto – ritengo che vada tutelato e salvaguardato da tutta la comunità siciliana. Ecco perché abbiamo sposato questa causa, stiamo cercando di allargare gli orizzonti per fare in modo che ognuno possa dare il proprio piccolo contributo, perché nel nostro dna si sente forte la cultura della territorialità e della sicilianità».
Ma anche della religiosità. Secondo la tradizione, infatti, la nascita di Valverde risalirebbe proprio all’apparizione della Beata Vergine a un feroce brigante che, poco prima di commettere un efferato delitto, si converte, presentandosi al sacerdote e invitando i fedeli a salire processionalmente sul colle di Valverde, dove Maria avrebbe indicato il luogo dove costruire una chiesa con i soldi avuti con la violenza. Quando la processione giunge al colle uno stormo di gru volteggia nel cielo e si posa sul posto dove ora sorge il Santuario.
«La devozione alla Madonna e ai luoghi dell’apparizione è molto importante per i credenti, ma siamo fortemente convinti che tutti i cittadini debbano essere sentinelle attente e cercare di tutelare il proprio patrimonio, per non assistere solo a decadenza e disastri generali. La nostra comunità – conclude Lucia Tuccitto – ha la fortuna di avere questo bene prezioso ed è giusto che ci si impegni per valorizzarlo e mantenerlo».
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