Vaccini domiciliari lenti, aspettando i medici generici Liberti: «Attendiamo le dosi di Moderna dopo Pasqua»

Passato l’iniziale sconcerto per lo scandalo dei falsi dati dei contagi che ha portato alle dimissioni dell’assessore regionale Ruggero Razza, una domanda rimaneva nell’aria: che ne sarà di una tabella di marcia contro il Covid-19 già delicata di per sé? L’isola viaggia con un numero di circa 20mila vaccinazioni giornaliere, eppure a stentare davvero sono le inoculazioni a domicilio dedicate agli over 80 e a chi proprio non può muoversi da casa. L’argomento fa il paio con la sua soluzione, ossia il coinvolgimento dei medici di famiglia, ancora completamente fermi a causa della mancanza di sieri da inoculare. 

Al momento, i tempi medi di attesa si attestano in oltre un mese. «Ho prenotato il vaccino per mia madre 94enne a fine febbraio – racconta una signora – Dopo qualche giorno di silenzio, ho chiamato il numero verde per accertarmi che la procedura fosse andata a buon fine. Mi hanno confermato di sì, ma dopo quasi 40 giorni non ho né un appuntamento né una riposta». Un caso non isolato. «Le lungaggini sono indubbie – ammette il commissario Covid etneo Pino Liberti – ma col personale che abbiamo al momento per tutta la provincia riusciamo a fare circa sei vaccini domiciliari al giorno. Per questo è importante l’aiuto dei medici di base».

Dopo l’accordo sottoscritto il 21 febbraio tra il governo, le regioni e i sindacati con l’obiettivo di rafforzare il piano anti-Covid, entro venerdì 26 marzo i medici di base dovevano comunicare la propria adesione al distretto sanitario di riferimento e specificare se scegliere di vaccinare nel proprio studio o in un distretto sanitario territoriale. Sempre da giorno 26 hanno potuto cominciare a segnalare la lista dei pazienti che intendevano immunizzare, così da ricevere le dosi necessarie. Tuttavia, a sentire alcuni medici di base della provincia di Catania, ci si muove nell’incertezza. Molti di loro hanno comunicato l’adesione e i parametri richiesti nella piattaforma messa a disposizione online, ma dai distretti catanesi non ci sarebbe ancora nessuna risposta alle richieste inoltrate.

A confermare i disagi è ancora Liberti. «La campagna è partita solo simbolicamente, con un centinaio di dosi ad alcuni medici – afferma a MeridioNews – A regime, i generici andranno a vaccinare i soggetti vulnerabili e somministreranno Moderna, che però al momento scarseggia». Si attenderebbero direttive dal governo nazionale. «Il commissario dell’emergenza Francesco Figliuolo ha annunciato che le dosi arriveranno subito dopo Pasqua – continua Liberti – Il prossimo sabato partiremo coi vaccini nelle parrocchie della provincia. Mentre si sta procedendo con gli altri punti già noti tramite prenotazione sulla piattaforma di Poste italiane, mail alle Asp e numero verde». 

Quando le dosi saranno reperite, toccherà alle farmacie dell’azienda sanitaria provinciale di riferimento fornirle al medico. Indispensabile, specie nel caso della vaccinazione a domicilio, sarà conoscere le quantità disponibili, così da poter stilare una lista ragionata dei pazienti da vaccinare e non sprecare nessuna delle dieci dosi per flacone da consumare in un massimo di sei ore. A queste liste potranno accedere gli anziani e chi ha difficoltà a raggiungere i centri vaccinali, in base ai codici di esenzione legati alla patologia ma anche tramite un apposito certificato del proprio medico curante.

Carmelo Lombardo

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