Ustation Challenge: l’informazione è un gioco

Con il 2010, il portale dei media universitari, Ustation, dà il via a “I Media del Domani. Siamo tutti reporter”, il primo di tre contest che vedranno al centro dell’iniziativa la creatività – con i sempre nuovi strumenti del web 2.0 – di tutti gli studenti e neolaureati che si vorranno cimentare nella realizzazione di contenuti giornalistici. Ustation Challenge, questo il nome dell’iniziativa, è un progetto di Ustation realizzato in collaborazione con Tim e rivolto agli studenti delle università italiane, che dovranno realizzare un prodotto audio e video per tradurre in pratica le loro conoscenze nel campo delle nuove tecnologie o per apprenderle direttamente sul campo.

I contest a tema saranno tre: il primo, dedicato come si è detto ai media del domani, chiede di immaginare il mondo dell’informazione nell’era del web 3.0, in uno scenario fatto di partecipazione nella diffusione delle notizie, nuove professioni, comunicazione in tempo reale. Aperto lo scorso 11 gennaio, il contest si chiuderà il 14 marzo. Il secondo (che si aprirà il 15 marzo per chiudersi il 16 maggio) avrà come titolo «Un paese sostenibile» e chiederà di esplorare l’orizzonte del risparmio energetico, dell’ambiente e della sostenibilità. Il terzo («La realtà come la vuoi tu», dal 15 maggio al 18 luglio) chiederà di raccontare  come i giovani trasformano la realtà con il loro impegno, le loro idee innovative, l’attenzione al sociale, al diverso, al nuovo.
 
L’iniziativa sottolinea ancora una volta l’intento di Ustation di mettere in risalto le capacità multimediali e creative degli studenti e di creare un network capace di mettere in relazione i prodotti multimediali di chi opera all’interno di radio, giornali e televisioni d’ateneo.
Per saperne di più ne abbiamo parlato con Romeo Perrotta, uno degli ideatori e fondatori di Ustation.
 
Da dove è nata l’idea di fare i contest con questi temi?
«Ustation Challenge è un progetto che nasce con l’idea di unire i nuovi metodi di informazione, di comunicazione e le nuove tecnologie dei media, in modo da esplorare le opportunità che il web 2.0 offre alla creatività dei giovani. Ustation Challenge si forma in due momenti: il primo prettamente formativo, con degli incontri che saranno svolti in sei università italiane, e poi la parte “ludica” dei contest».
 
A chi è rivolto?
«Abbiamo deciso di rivolgere i contest a tutti gli studenti universitari e ai neo laureati da meno di un anno, per mettere in luce, attraverso il concetto di sfida e di gioco, le capacità creative del singolo ma anche gli insegnamenti che questi studenti, nelle loro realtà giornalistiche, hanno imparato. E’ una concreta occasione di mettere in pratica ciò che si è appreso nelle attività redazionali e nei laboratori multimediali».

Come funziona il contest?

«Il tema scelto da Ustation per questo primo contest è il giornalismo partecipativo. Vi chiediamo di raccontarci come cambiano i media attraverso l’opportunità offerta oggi a tutti, dalle nuove tecnologie, di essere reporter in prima persona. A questo contest, come ai successivi, si può partecipare sia come singoli, sia come team di massimo tre persone. Gli elaborati, audio e video, non devono superare i 10 minuti di durata. Una volta completati gli elaborati, basterà registrarsi sul portale ustation.it e caricare l’elaborato sul sito. Potete realizzare inchieste, documentari, servizi giornalistici veri e propri, oppure approfondire il tema con un approccio sociologico. I lavori saranno valutati sia dagli utenti di Ustation, in base al gradimento, sia da una giuria tecnica online che assegnerà il premio finale: un MacBook Pro».
 
Quale obiettivo volete fare raggiungere ai giovani partecipanti?

«Prima di tutto c’è un obiettivo didattico. Mettere in pratica o iniziare un lavoro giornalistico sul campo è fondamentale per la formazione a questa professione. Speriamo, attraverso la sfida e il contest, di spingere i giovani a misurarsi con se stessi e con gli altri, non solo nel piccolo mondo che vivono ma a livello nazionale».

Pensate che questi contest riusciranno a svegliare il senso di partecipazione dei giovani?

«Noi crediamo assolutamente di sì. Già dalla base, con una partecipazione che si fonda sul lavoro in team, sulla competizione e sul gioco. Con questi contest inoltre cerchiamo di spingere i giovani a prendere parte all’informazione. Le nuove tecnologie offrono a tutti la possibilità di raccontare il mondo, ma ciò non deve far venire meno la professionalità e il bisogno di una formazione. Tutti hanno gli strumenti per acquisire i metodi di fare informazione e questa iniziativa mira a misurare e valutare le tecniche e le capacità dei giovani acquisite con tali strumenti. In questo modo si mettono in luce le capacità di ognuno e possono anche emergere nuovi talenti nel settore. La nuova frontiera dei contest e del giornalismo partecipativo è proprio questa: raccontare il mondo offrendo un punto di vista nuovo rispetto a quello tradizionale delle televisioni».

Per tutte le informazioni sul contest visitate il sito: http://www.ustation.it/ustationchallenge/regolamento

Daniele Palumbo

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