Una rumorosa notte di silenzio

Giovedì 17 giugno era in programma alla Cittadella, nel parcheggio adiacente le residenze universitarie, la Red Noisy Night, festa annuale degli studenti di Ingegneria. Ma dopo mesi di iter burocratici, alle 20.30 è arrivato il no inaspettato del Direttore Amministrativo Maggio.
 
«Siamo veramente sorpresi. È il quattordicesimo anno che organizziamo questa festa. Io personalmente me ne occupo da otto anni. E non avevo mai visto nulla del genere». Queste le parole piene di amarezza di Daniela Urso, militante del Collettivo Tiromancino, una delle organizzatrici della festa che prevedeva, nella serata di giovedì, l’esibizione live di gruppi come Legittimo Brigantaggio, Munnizza e The Ministro.
 
Dopo mesi di preparazione, giovedì è saltato tutto, all’improvviso. «È allucinante – afferma Angelo Scrofani, altro membro del Collettivo Tiromancino – il no detto due ore prima della serata. Dopo mesi e mesi di sacrifici per ottenere l’autorizzazione. Ogni anno ci richiedono sempre più documenti, l’iter burocratico è diventato estenuante. Siamo in un parcheggio e ci chiedono le uscite di sicurezza, è assurdo. Nonostante ciò abbiamo assecondato tutte le richieste, scegliendo di percorrere la strada istituzionale». Un atteggiamento che anche Salvo Messina, ex studente di Ingegneria e finanziatore della serata, trova esagerato. «È sempre stata una festa gratuita. Abbiamo sempre pagato la SIAE grazie alle sottoscrizioni e non solo, gli incassi di ogni festa sono sempre stati reinvestiti per l’anno successivo».
 
La mancata autorizzazione dell’Ateneo è arrivata dopo segnali di apertura da parte della Questura, che aveva dato l’ok, e del Comune. Una commissione composta da Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, architetti e ingegneri, nella mattinata di giovedì aveva effettuato un sopralluogo alla Cittadella. Tutto a norma, sebbene il palco non fosse ancora del tutto montato. Colpa del service, bloccato in Tangenziale. La Commissione non ha espresso un parere positivo, ma non ha nemmeno negato l’autorizzazione. «C’è stato – continua Salvo Messina – uno scaricabarile tra il Comune e l’Ateneo». Infatti, senza il sì ufficiale della Commissione, non è arrivato il via libera da parte del Direttore Amministrativo Lucio Maggio. «Allora perché – si domanda Scrofani – ieri ci hanno concesso di chiudere il parcheggio e di cominciare a montare il palco, prima ancora del parere del Comune? Perché oggi ci negano l’autorizzazione a sole due ore dall’inizio della serata?»
 
A qualcuno l’episodio ha richiamato alla mente la chiusura del Centro Sociale Experia. Salvo Messina è convinto che i due eventi siano correlati tra loro. «Ci troviamo di fronte ad una fascistizzazione delle istituzioni che si lega strettamente con la vicenda che ha coinvolto l’Experia. Sebbene, in questa occasione, la colpa possa essere ricondotta anche all’operato di alcuni burocrati con i paraocchi».
 
Anche senza musica, occupando pacificamente il parcheggio della Cittadella, molti studenti sono comunque rimasti. Carne, salsiccia e vino sono stati comunque consumati. D’altronde si voleva solo festeggiare la fine di un altro anno di studi.

francescocurro

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